sabato 3 dicembre 2011

specchio interiore




l'angoscia

l'angoscia si stende sul mio petto
quando mi sdraio
si mette comoda
la testa sul cuore
e il lungo muso arriva fino alla gola, preme,
le zampe poggiano sui polmoni
e il corpo sullo stomaco e le viscere
con la coda arriva all'intestino e le ovaie

ha la forma di una volpe
viscida come un serpente
grigia color lumaca

ribrezzo e fastidio

ma non si può scrollare via.
Sta lì

come se non fosse parte di me

ma è parte di me
è figlia mia
nella stessa posizione in cui mia figlia si addormenta su di me
e il mio cuore si allarga e si allaga di tenerezza.

Rilasso i muscoli
e il respiro
l’accarezzo
non è così disgustosa
sono io.

Si scioglie
si stempera
e scivola via.





la rabbia e la tristezza

Gli sconosciuti non possono toccarmi
un insulto, parole brusche, sguardi cattivi
se vengono da chi non è importante non mi feriscono
provo pena per ciò che li spinge ad agire così
se non sorrido è solo per rispetto.

a chi amo invece basta poco
un gesto più brusco
uno sguardo distolto
una nota di insofferenza nella voce
o di stanchezza

ma dentro di me non c’è spazio per questo
subito si tramuta
e il mio cuore sceglie tra due strade:

la tigre ferita balza
artigli e zanne
cieca

- ma sta solo difendendo il suo cucciolo
cieco

oppure
- non sempre si ha la forza,
non sempre si ha lo slancio-
prima di capire ciò che succede
il mio cuore lascia gli ormeggi
sulla barca senza remi
silenzioso alla deriva
se ne va senza dolore
nè tristezza
perchè lontano non si sente male.

ma la tigre lo sa che nessuno la rassicura finchè ringhia
e la corrente riporta la barca nel porto
basta poco
una mano un ginocchio un sorriso
il sole i bambini
una dormita



la gioia


la gioia non se ne sta in un posto nel mio corpo
la gioia si espande
scorre in tutte le membra
si irradia oltre
scalda illumina abbraccia il mondo

quando ho la freschezza
e l’attenzione
lo spazio e l’apertura
per meravigliarmi
tutto si schiude come è giusto
e tutto è un dono
allora amo
e amo tutto

parte da un angolino
dal tepore sotto le coperte
dall’odore del fuoco
dai capelli dei miei bambini
dall’aria nel giardino
le calze di lana
una carezza

e da lì esplode fino al cielo
investe tutto
ogni sasso ogni insetto
tutto risplende
tutto ha senso
tutto è meraviglioso

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