sabato 21 ottobre 2017

5- La nostalgia ereditaria


Pare che già i chirurghi di Napoleone nel 1812 avessero osservato che i soldati sopravvissuti al massacro della disfatta in Russia avevano, a distanza di tempo, gravi disturbi psicologici legati allo shock traumatico. Alcuni avevano cancellato il ricordo dell'evento, altri erano rimasti profondamente segnati, ma la cosa più sorprendente è che anche nei loro discendenti, durante i periodi di anniversario del trauma, si manifestava una sintomatologia post traumatica, come se ci fosse una sorta di collisione spazio temporale tra le generazioni.
Anche Freud in “Totem e tabù” (1913) parla di trasmissione filogenetica di gravi e ripetuti traumi e ci sono molti studi di epigenetica e di psicogenalogia su quella che viene definita “trasmissione transgenerazionale del trauma”. C’è chi parla di una “cicatrice psicobiologica” che crea una traccia trasmissibile nelle generazioni seguenti finchè la sua energia non viene esaurita.
Non sono un’esperta del settore e accosto queste parole senza sapere che cosa sia già riconosciuto come scientifico e che cosa possa essere tacciato di cialtroneria new age, ma sinceramente me ne infischio di cosa sia ufficiale e che cosa no.
Per quello che mi riguarda, mi ricordo che mi aveva colpito tantissimo la storia - chissà dove l’avevo sentita - dei canarini vissuti in qualche isola tropicale dove non esistevano rapaci che reagivano con terrore di fronte alla sagoma di un uccello predatore, pur non avendone mai visto uno dal vivo. Qualcosa di simile avviene dentro di me quando sono spettatrice di qualsiasi fenomeno di esclusione, di umiliazione, di sopraffazione o di emarginazione. Reagisco interiormente, e non solo, come se non avessi fatto altro che subire segregazione e ingiustizie e quella fosse la goccia che fa traboccare il vaso. Eppure nella mia vita non ho mai sperimentato niente di simile. Deve essere qualcosa di molto antico, scritto in qualche piega interna non so se dei geni o di che cos’altro.
Lo stesso vale per la nostalgia.
La nostalgia ereditata è però orfana di oggetto, non c’è nessun paese a cui tornare, nessun calore di famiglia lontana di cui sentire la mancanza, nessun sapore preciso che si rimpiange. Ma soprattutto, nessuna autorizzazione a provare questo sentimento.

segue
6- Lingua madre e lingua matrigna
7 - I linguisticamente zoppi e i bilingui
8- Test della nostalgia

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