giovedì 4 aprile 2013

Malattia professionale della casalinga

I lavori domestici svolti dalla casalinga (per professione, vocazione o necessita') sostengono accompagnano mondano risolvono ed eleminano gli effetti collaterali dei processi vitali che la natura ha disposto fossero indispensabili alla vita. Occupandosi dell'alimentazione (procacciare il cibo, abbinare gli alimenti, cucinarli, apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti, pulire il frigo, pulire i fornelli, sturare il lavandino, mantenere puliti tavolo, pavimenti, ripiani, svuotare la pattumiera, etc...) dell'igiene delle persone, degli indumenti, delle lenzuola, degli asciugamani, degli ambienti e dei sanitari, etc..., la casalinga permette alle forme di vita che condividono con lei la casa (il bagno, la cucina, il letto, l'anticamera, il giardino, etc...) di portare avanti l'esistenza senza essere sommmersi da cio' che la vita invitabilmente porta con se' (briciole, polvere, cacche, muco, calzini maleodoranti, carote ammuffite, peli, unghie tagliate, marmellata sotto le pantofole, fango, sperma, tubetti di dentifricio spremuti, mutande, vomiti, pezzi di lego, cenere, rigurgiti etc...).
La casalinga sa che chi non ha mai scrostato la morchia nera che si crea intorno alla base del rubinetto non potra' mai apprezzare il fatto che il suo lavandino sia semplicemente pulito.
Beata la casalinga la cui coscienza ignora il rispetto per l'ambiente e per la salute! Per lei non sara' difficile scegliere il prodotto che con minore sforzo fara' scintillare i vetri e sbianchera' otticamente la biancheria!
Ma non puo' esserci pace sotto al cielo per la meschina che unisce  la sensibilita' per l'ambiente alla dedizione per i figli, al timore che vengano chiamati i servizi sociali se i bambini escono con i vestiti macchiati, al rispetto per l'uomo di casa che porta a casa la pagnotta e merita di trovare un po' di ordine, al Super Io che osserva cinico e ipercritico, alla maledetta consapevolezza di quali alimenti (lunghi da cucinare e meno allettanti al palato) siano i piu' sani!

La casalinga  svolge il mestiere piu' importante e nobile del mondo, compie piu' volte al giorno lo stesso gesto con la consapevolezza profonda che esso sara' vanificato nel giro di poche ore e che del suo lavoro non rimarra' traccia. Per quante ore un lavandino pulito puo' continuare ad essere definito tale? Che cosa spinge un essere raziocinate a pulire il cibo caduto sotto al seggiolone di un bambino sapendo che nel giro di 3 o 4 ore il pavimento tornera' nel medesimo stato in cui era e in cui sara' ancora per altre 5 volte nella giornata?
Quanto amore per la vita spinge una casalinga a offrire il proprio tempo, il proprio corpo, la propria intelligenza, solerzia, perizia e pertinacia immolandosi ogni santo giorno? (se notate le espressioni "tutto il santo giorno" o "ogni santo giorno" sono generalmente pronunciate da casalinghe e madri in contesti del tipo "e io sono qui a pulire tutto il santo giorno", senza questo concetto di sacralita' nessuno potrebbe mai sobbarcarsi un simile onere).
Eppure la casalinga, proprio per via del suo mestiere, e' portata ad odiare la vita.
Al figlioletto festante che corre gridando "mamma guarda che cosa ho trovato in guardino!", lei, prima ancora di provare curiosita' o tenerezza, urla: "Non entrare in casa con le scarpe!!!". Il fatto che le persone amate si nutrano, si lavino, si cambino i vestiti, dormano e defechino, pur essendo di per se' cose meravigliose, risultano a tratti insopportabili per una casalinga che non sia stata lobotomizzata nella primissima infanzia.
La missione della casalinga e' quella di creare ordine e pulizia.
La vita produce disordine e sporcizia.
La casalinga e' dunque naturalmente portata ad odiare la vita in ogni sua forma.
La casalinga sa che il suo lavoro, per quanto indispensabile, e' comunque effimero e vano e di esso non restera' traccia, se non nel ricordo sfocato dei figli quando andranno a convivere con altri studenti fuori sede e scopriranno che se nessuno toglie i peli e i capelli dallo scolo della doccia essa in breve si intasa.

Adesso se volete chiedetemi perche' penso che fare la casalinga possa facilmente portare alla depressione.

Oppure godetevi le pulizie domestiche svolte da questa pricipessa disney finita per sbaglio in una metropoli:



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2 commenti:

cat ha detto...

ti amo.
E naturalmente farò leggere questo a matteo.
grazie

Enrico ha detto...

L'è düra...
Pa'