domenica 4 gennaio 2009
l'ospedale pre-scelto
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Ma stavo dimenticando la mia maggiore fonte di angoscia più pura:
L'ospedale.
Il parto non mi preoccupava per niente, se non per il fatto di dover andare in ospedale.
Non mi importava molto di come avrebbero trattato me (non mi hanno stupito o ferito più di tanto le battute piccanti del ginecologo-uomo- che mi ha visitata appena arrivata con le doglie, né la mancanza di tatto e di rispetto del ginecologo-uomo-che mi ha visitata ancora dolorante prima di andarmene dall'ospedale, né della ginecologa-donna- che, dopo ore con meravigliose e accoglienti ostetriche, è arrivata sul più bello sgomitando via tutte per salirmi coi gomiti sulla pancia, come se il problema fosse spingere dall'alto invece che lasciar aprire in basso, tutta orgogliosa di aver partorito mio figlio), l'unica cosa che mi agghiacciava e mi gettava nel panico era l'idea di dover lasciare mio figlio appena nato in un carrellino di plastica sotto una bella luce al neon a gridare terrorizzato insieme ai suoi simili, quando gli sarebbe bastato stare in braccio alla sua mamma per addormentarsi sereno.
Io davvero penso che l'origine di tanti disturbi nella nostra società nasca da questa barbara usanza, tuttavia non voglio colpevolizzare le madri che dicono “ma dopo il parto hai voglia di riposarti un po' e ti fa piacere che te lo portino via”, è giusto, infatti in una situazione un po' più umana ci sarebbero varie donne che si prendono il neonato per portarlo alla madre ogni volta che ha bisogno di mangiare. E comunque vi garantisco che Jonas appena nato non faceva altro che dormire nella sua culla vicino a me, ero io che ero troppo emozionata per addormentarmi, ero io che avevo bisogno di sapere che il mio cucciolo stava bene e che se avesse avuto bisogno io c'ero. Aggiungo, già che ci sono che io sono stata l'unica, tra le 10 mamme che ho rincontrato dopo il corso pre-parto, alla quale in ospedale non hanno suggerito di utilizzare il latte artificiale qualora il neonato non fosse cresciuto in fretta. Forse perchè tutte loro hanno partorito alla Melloni dove la notte non si può dormire coi bambini, mentre io ho attraversato Milano per andare al Buzzi, dove ho potuto attaccare Jonas tutte le volte che si svegliava e al terzo giorno io avevo una montata lattea spropositata e lui aveva già smesso di perdere peso.)
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