domenica 4 gennaio 2009

madre e pre madre

. Si cambia identità dopo. E per un bel po' quando dicevano “mamma” pensavo che parlassero della mia mamma o ciascuno della sua, non lo associavo a me. diciamo che nei 9 mesi ( per fortuna sono 9, ho continuato a ripetere finchè non ne sono passati 8 e cominciavo a pensare che forse 9 erano un po' troppi...ma in realtà dentro di me li ho usati tutti, se Jonas fosse nato una settimana prima non mi sarei sentita prona per diventare madre.) diciamo che quel tempo serve a molte altre cose oltre che a fare crescere a dismisura quella bestiolina che quando li vedi in braccio alle rispettive mamme ti sembrano così piccolini, ma quando pensi che devono uscire dal tuo corpo ti sembrano dei giganti! E' un tempo che serve innanzitutto per abituarsi all'idea che la vita cambierà in modo irreversibile ( solo la nascita e la morte sono davvero eventi irreversibili nella vita) e in cui si rivive un po' tutta la propria storia, perchè quando diventi madre non puoi impedirti di pensare a tua mamma e a immaginarti bambina e poi immaginare lei bambina e tua nonna come mamma e via di questo passo...per fortuna a immaginare la mia futura figlia come mamma ancora non ci riesco. Io ho avuto la fortuna che con la mia mamma avevo già superato una serie di fasi (da MAMMA a “la mia mamma” ( con orgoglio) a “mia madre”(sbuffando) a “mamma!”( con biasimo) a “mamma...” ( con condiscendenza) a “mamma, senti...” (alla pari) . Vi ricordate tutte quelle cose che avete pensato di vostra mamma giurandovi che mai vi sareste comportate così con vostra figlia? magari non l'avete mia pensato, buon per voi, perchè a ripensarci poi è imbarazzante. Perchè dopo aver dato per scontato che da grande sarei stata una MAMMA perfetta come la mia mamma ( ero all'asilo...va bene, forse anche fino alle elementari), e dopo aver pensato che non sarei mai stata una madre così ansiosa severa asfissiante e ricattatoria come mia madre (dalle medie al liceo), e dopo aver pensato con orrore che invece sarei proprio diventata come mia madre e avrei creato dinamiche simili a quelle che ci sono nella mia famiglia perchè in essa ero cresciuta e di essa mi ero intrisa (all'università) , ho pensato che invece sì, sarei stata una madre in parte simile a mia madre, ma perchè pensavo che infondo lei avesse fatto un buon lavoro ( basta vedere come sono venuta su bene!), ma soprattutto perchè lo sarei stata solo negli aspetti che avevo intenzione di emulare epurandoli di tutto ciò che ritenevo “non sano” per me. sarei stata severa ma indulgente quando necessario, come lei; avrei avuto attenzioni e mi sarei donata come ha fatto lei, ma eventualmente anche meno se mi fossi resa conto che poi avrei sentito il bisogno di farlo pesare; avrei ascoltato i racconti dei miei figli senza però pretenderli da loro, proprio come lei, ma avrei accolto anche le cose un po' dure da digerire per una madre senza dire “ma non si raccontano queste cose a una mamma!”; avrei dosato la libertà dei miei figli dando loro fiducia un po' più di quanto ha fatto mia mamma ( solo a 18 anni dopo 5 anni di fidanzamento ho avuto per la prima volta il permesso di stare fuori casa 2 giorni con Ale!) ma tanto per i miei figli sarà sempre troppo poco e mi accuseranno di essere all'antica e io non riuscirò a non dire “ai miei tempi”. eccetera... Per me adesso mia mamma è un esempio se non da imitare, su cui riflettere. Penso che sia stata un'ottima madre, anzi precisamente la madre di cui avevo bisogno per poter diventare quello che sono ( sì, io sono convinta che uno se li scelga i genitori in modo piuttosto simile a quello con cui si sceglie un compagno per la vita. Questo mi alleggerisce come madre perchè se farò errori saranno quelli che a Jonas serviranno per essere lui perchè se avesse voluto una madre senza errori se ne sarebbe scelta un'altra) .

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