domenica 4 gennaio 2009
pre-umano
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La cosa più magica era questo sentirmi come sospesa tra due mondi ( forse chi stava in questo mondo mi trovava assente, sicuramente non ero lucida). Ero un ponte teso tra la terra e il cielo, attraverso il mio corpo, ora dopo ora, un progetto di umano prendeva forma ripercorrendo tutta la storia dell'evoluzione, una cellulina nel brodo primordiale, un cuore piccolo al galoppo nell'affanno di una crescita esponenziale, vertiginosa, poi le branchie, la coda, vari esperimenti, ossa del cranio buone per sviluppare un becco e poter volare, pellicce e altre forme extraterrestri, per poi modellare un buffo corpo da umanino sproporzionato pronto per ospitare uno spirito (fabbricato al momento? già usato? fabbricato all'inizio e tenuto in serbo per quel giorno? chi lo sa? io so solo che mi sentivo a metà tra la terra e un altra dimensione, io offrivo uno spiraglio e una scala ad un altro mondo per scendere sulla terra ma io stessa ero ospite di quel mondo e non ve lo so raccontare perchè lì non si usa la testa, non ci sono le parole e io senza parole non lo so raccontare e ciò che non so raccontare prende la stessa forma di ciò che non ho vissuto perchè non ha strade per entrare nella mia coscienza.)
per questo non avevo preoccupazioni, mi sentivo scortata dovunque andassi, c'era perfino una lupa grigia e riservata che camminava qualche passo dietro di noi e vigilava su di noi...
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