lunedì 2 maggio 2011

Danza della libertà per Pesach

Ecco lo spettacolo-canzone che abbiamo composton Jonas ed io e abbiamo cantato e recitato con i nostri nuovi amici a Pesach e con i cuginetti per tutti i giorni seguenti.
Lo spettacolo è intramezzato di parti raccontate che non vi riporto, la sceneggiatura la trovate in quel bestseller al capitolo sull'Esodo


In Egitto erano tempi amari
tante frustate e sorrisi rari (mimare le frustate)
sotto il sole a costruire mattoni
con fango e paglia per i faraoni (mimare l'impasto dei mattoni)
 

Ritornello in stile tammurriata:
Tu tu tu tu tu tu
ci hai liberato dalla schiavitù
Tu tu tu tu tu tu
ci hai liberato dalla schiavitù

Tu hai detto a Mosè:
Lascia tutto e vieni con me  (mimare tutti insieme le fiamme del roveto ardente)
voglio portarvi in Israele
e liberarvi dalle catene”

             Rit.(tutti battono mani, piedi, coperchi, chitarre e flauti)
roveto ardente
Hai mandato le piaghe in Egitto
tutto il paese era in lutto, (tutti fanno le piaghe: le rane, le cavallette, il nilo che   diventa sangue, le zanzare e sopratutto la piaga inventata da jonas: l'erba che cade dai lampi)
Hai detto all'Angelo della Morte
non passare dalle porte
dove c'è il sangue d'agnello
perchè il mio segno è quello” (tutti si procurano qualcosa di rosso e poi fanno l'Angelo della morte e toccano tutto ciò che non è rosso)

Rit.
 Rit. (si requisiscono i coperchi delle pentole perchè fanno troppo baccano)
 
Mosè ha detto anche a me: (si impasta il pane)
Lascia il pane così com'è (si smette di impastare )
non lievitato portalo con te ( si mette il pane in una sacca)
seguimi e fidati di me” (si cammina in fila con le sacche in spalla)
Rit.

Nella fuga ci hai protetto
con una nube parete e tetto,(si tende un lenzuolo con i bambini sotto che ridono come matti, dunque si è costretti a ripetere due volte questi versi)
Nella fuga ci hai protetto
con una nube parete e tetto
       

Hai fatto uscire l'acqua dalle rocc
abbiamo bevuto e fatto le docce (solo una scusa per usare ancora il lenzuolo: questa volta è acqua con cui farsi le docce)
Per mangiare ci mandi manna
bianca e dolce come la panna (si raccoglie la manna da terra e la si mangia)
          Rit.
 
Tu hai aperto in due il mare
per permetterci di passare, (due adulti tendono in lenzuolo e lo abbassano per far passare gli ebrei)
Ci hanno inseguito gli egiziani:
hai chiuso il mare con le tue mani (i bambini fanno gli egiziani e vengono catturati dentro al lenzuolo)

Rit.
Tu tu tu tu tu tu
ci hai liberato dalla schiavitù
Tu tu tu tu tu tu
ci hai liberato dalla schiavitù

Per mano si canta una canzone di rigraziamento per la liberazione, girando e gridando come matti:

Come è bello, come dà gioia
che i fratelli stiano insieme!

Come rugiada che dall'Ermon discende
giù sulle valli di Sion -uo-o-o-oh
Come rugiada che dall'Ermon discende
giù sulle valli di Sion -uo-o-o-oh

Come è bello, come dà gioia
che i fratelli stiano insieme

(qui trovate appunti per aggiornare e modificare il testo a piacimento)

La giornata si è aperta con la caccia alle uova (sode) della Vittorina, nascoste nei pressi delle grotte dove abitano le sue galline e conigli.
Ci siano lanciati poi nella raccolta delle erbe amare - in ricordo dei tempi amari della schiavitù- e siamo tornati a casa con un cesto pieno di tarassaco.
I giovani hanno impastato il pane non lievitato ma poi lo abbiamo fatto in padella stile ciapati (con tutto rispetto: molto meglio del pane azzimo...)
impasto

Perchè questa festa:
Non ce la facevo a tradurre la pasqua cristiana per i bambini, quindi come preparazione di quaresima ci siamo limitati a cantare, tutte le mattine che riuscivamo, la "danza della vita" con la storia del semino che dorme sotto al neve, poi germoglia cresce fiorisce, e quando cadono i frutti inizia la storia di un altro semino...
Poi per fare la festa ho deciso di pescare a piene mani dalla pasqua ebraica, che invece è proprio un momento creato apposta per i bambini, in cui lo scopo è fare incuriosire i più giovani perchè pongano domande e si facciano raccontare di come siamo stati liberati dala schiavitù. (dico "siamo" perchè bisogna raccontarlo proprio così: nella festa si rivive quel momento di uscita dalla materialità come se fossimo stati presenti, è successo a dei tizi - e pure ebrei- un bel po' di tempo fa, ma quando si festeggia pesach siamo noi ad essere liberati)

(Qui altre riflessioni su pesach e le pulizie di pasqua)

2 commenti:

Andrea di Musigliano ha detto...

Well, I can say: I was there. Thanx Charo. A.

Charo dei Buschi ha detto...

non soo c'eravate, ma se non ci foste stati non sarei riuscita a fare niente, quindi grazie a voi!