mercoledì 23 novembre 2011

Canoni di bellezza femminili


Sull'antologia mi hanno detto che non si poteva mettere l'immagine della fotomodella fotoritoccata perchè non dobbiamo promuovere l'ideale di bellezza anoressica, e se mai di sostituirla con un'altra foto di modella magra per riflettere sul fatto che i canoni di bellezza cambiano. E nemmeno quella delle Winks si può pubblicare: propone un'ideale femminile diseducativo.
APPUNTO.

Allora ditemi voi se questa attività vi sembra diseducativa o no: per usarla in classe si possono mescolare tutte le frasi per farle riordinare secondo un criterio logico o cronologico, e poi chiedere di organizzare un discorso aggiungendo considerazioni personali.
Ma in realtà io dal vivo in classe presenterei solo le immagini guidando con domande un confronto tra i ragazzi. Il target è terza media...ma non solo.

vedi anche il post Ciccia e rughe


Si definisce “canone di bellezza femminile” l’insieme di tutte delle caratteristiche considerate tipiche della bellezza in un dato periodo storico e in un luogo particolare. Il canone funziona da modello ideale per giudicare la concreta bellezza di una donna: più le caratteristiche di un individuo si avvicinano a quelle del canone, maggiore è la bellezza che gli viene riconosciuta.

Dai dipinti nei quali è raffigurata Venere si può conoscere quale fosse il canone di bellezza del tempo. Venere è infatti la dea dell’amore, e quando i pittori raffiguravano questa divinità si ispiravano alle modelle considerate più belle e affascinanti.

Un tempo in Europa, e ancora oggi in alcuni paesi, le donne ricche non facevano attività fisica, mangiavano in abbondanza e non prendevano mai il sole, per mantenere la pelle chiara e le forme morbide. Solo le contadine erano magre, muscolose e abbronzate perché mangiavano poco e lavoravano molto, spesso sotto il sole.

Negli anni Quaranta del Novecento, Marylin Monroe era considerata la più bella delle attrici di Hollywood. Gran parte del suo fascino risiedeva nelle curve morbide e abbondanti.

Oggi un corpo femminile è considerato bello se è magro, scolpito dall’attività fisica e abbronzato. Questo significa anche che per conquistare la bellezza sono necessari tempo e denaro. Un corpo femminile abbondante, non tonico e non abbronzato è infatti più comune tra coloro che non si possono permettere palestre, vacanze al mare e dietologi.

Oggi è molto raro vedere nella pubblicità, al cinema e nel mondo spettacolo corpi femminili che non corrispondano a un canone di bellezza ben preciso, mentre nessuno pretende che conduttori televisivi o cantanti di sesso maschile siano esteticamente belli.

La modella Filippa Hamilton è alta un metro e settantotto, pesa 54 chili e porta una taglia 38, ma in una recente campagna pubblicitaria per Ralph Lauren la sua foto è stata ritoccata col fine di farla apparire ancora più magra.


Oggi vengono mostrati solo corpi femminili che rispecchiano i canoni di bellezza correnti, essi vengono spesso modificati con il fotoritocco, che  ha lo scopo di rendere più bella un’immagine inseguendo un ideale di perfezione: talvolta però le proporzioni armoniose del corpo umano vengono stravolte a tal punto da risultare sgradevoli.


Fin da piccole alle bambine vengono proposte immagini femminili con proporzioni non realistiche, presentate come ideale di bellezza.
Se esistesse ad esempio una donna con il fisico simile a una Winks, avrebbe gravi problemi di respirazione a causa delle dimensioni della cassa toracica e dei polmoni, avrebbe caviglie troppo fragili per reggersi in piedi e sarebbe così sottopeso da dover essere ricoverata.

Le immagini stereotipate del corpo femminile magro e tonico contribuiscono a rendere insicure le donne, particolarmente le adolescenti, perché vengono indotte a pensare di essere “sbagliate” e brutte se si discostano da quel modello irraggiungibile di perfezione.


vedi anche il post Ciccia e rughe

1 commento:

Kai ha detto...

ma ti hanno detto di no senza leggere il testo?