Piazza Adigrat, loco natìo |
Andando al liceo in autobus alzavo gli occhi dai compiti che non avevo finito di fare la sera prima, per guardare il parchetto di Largo Marinai d'Italia e immaginare socchiudendo gli occhi che quegli alberi fossero il limitare di un bosco infinito (in inverno era più difficile...) e contemplare il monumento a non so quale valore patrio che dentro di me era invece una Nike di Samotracia, con il suo anelito alla libertà, libertà di essere senza testa da riempire di nozioni...
La Nike dei Marinai d'Italia |
e dietro al tribunale... il mare! |
Avevo giurato che non avrei fatto crescere i miei figli a Milano, in un appartamento, orfani di cielo e di terra. Ho mantenuto la promessa e so che loro ci hanno scelto come genitori sapendo che avremmo fatto di tutto per farli crescere in un contesto naturale, sano, dove godere pienamente delle stagioni, dove conoscere il valore delle cose come lo conoscono i vecchi del paese, dove sperimentare anche la vita comunitaria e la condivisione di tempo spazi e progetti.
E nel pacchetto di questa vita c'è anche la scuola pubblica di Varzi. E allora va bene la camicia nera a scuola, va bene vedere i filmini dopo pranzo all'asilo, va bene così.
Va bene così finchè ai miei bambini rimane la gioia e la voglia di imparare. E la mamma impara ad adattarsi al mondo che si è scelta.
Jonas a Piedinterra! |
Nessun commento:
Posta un commento