martedì 22 giugno 2010

LA CREAZIONE DELL’ESSERE UMANO

Una storia come un’altra…solo la Fonte di ispirazione e’ distinta e mi incute un po’ di timore, perche’ non vorrei mancarLe di rispetto.
Una storia delle mie, anche se davvero io mi stupisco sempre di cio’ che esce e resto a guardare la mia creatura con stupore e senza comprenderla fino in fondo.
Ci sono intere frasi che non riconosco come mie, e non sono quelle citate dall’originale. Non so da dove vengano. Da sensazioni forse.
Diciamo che questo racconto nasce da una sensazione-intuizione tradotta in immagini…ma forse questo vale per tutti racconti…




LA CREAZIONE DELL’ESSERE UMANO


…E Dio creo’ l’Essere Umano a sua immagine e somiglianza, maschio e femmina lo creo’.
Lo benedisse dicendogli: “Andate e moltiplicatevi, riempite la terra e sottomettetela. Che abbiate potere sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutti gli esseri viventi che si muovono sulla terra.”
L’Essere Umano era maschio e femmina, col potere della sua mente si moltiplico’ e sottomise la terra.
L’Essere Umano era perfetto ed eterno. Non conosceva il Dolore.
L’Essere Umano non conosceva la Fatica, ma nemmeno la Soddisfazione.
Non conosceva la Paura, ma nemmeno il Coraggio.
Non conosceva la Delusione, ma nemmeno l’Entusiasmo.
Non conosceva il Male, ma non conosceva nemmeno il Bene.
Non conosceva la Disperazione, ma nemmeno la Fiducia.

Dio mise l’Essere Umano nel giardino dell’Eden perche’ lo coltivasse e se ne prendesse cura.
Nel giardino sorgeva l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male e l’Albero della Vita.
Il Signore Dio diede un comandamento all’Essere Umano: “Puoi mangiare tutti i frutti del giardino, ma non mangerai dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male, se lo farai morirai.”
Disse poi il Signore: “Non e’ bene che l’Essere Umano resti solo.”
L’Essere Umano infatti diede un nome a tutti gli esseri viventi, aveva potere su tutto ma nessuno era alla sua altezza per poter stare al suo fianco. Non cercava i suoi simili perche’ era maschio e femmina al tempo stesso e non aveva bisogno di niente e di nessuno.
Non conosceva la Solitudine, ma nemmeno l’Amore.
Allora il Signore Dio fece cadere l’Essere Umano in un sonno profondo.
Quando si addormento’ lo taglio’ in due parti.
Separo’ la testa in due teste distinte di modo che potessero contraddirsi.
Divise in due il torace lasciando meta’ cuore da una parte e meta’ dall’altra, perche’ potessero comprendersi.
Quando arrivo’ sotto la pancia smise di tagliare e strappo’ l’Essere Umano in due creando due esseri distinti.
Ma nello strappare un pezzo di carne dell’uno resto’ attaccato all’altro.
Perche’ i due esseri non perdessero l’equilibrio li fece simmetrici, raddoppiando la gamba e il braccio, l’occhio, l’orecchio e la narice, ma di testa ne lascio’ una sola cada uno perche’ potesse governare sul corpo e di bocca ne lascio’ una ciascuno perche’ esprimessero un pensiero per volta.
Poi Dio richiuse il taglio tirando la pelle della schiena di ciascuno e fissandola al centro creando l’ombelico.
Ma dal petto delle due creature il cuore tagliato continuava a zampillare per il desiderio di riunirsi e il sangue si coagulo’ in una piccola cicatrice scura a cui si affianco’ un’altra cicatrice simmetrica per contenere meglio il cuore.
L’essere che resto’ senza il pezzo di carne rimase con una ferita che non si rimargino’ e il suo cuore soffri’ tanto che si gonfio’ dove c’erano le due cicatrici.
Cosi’ l’Uomo e la Donna conobbero il Dolore.
Cercarono di parlarsi ma non si capirono e conobbero la Delusione.
Ogni testa guido’ il corpo per la sua strada, in direzioni opposte e conobbero la Solitudine.
Avevano perso il loro potere, dovettero cercarsi il cibo da soli e conobbero la Fatica.
Non potevano piu’ guardarsi dietro le spalle, e conobbero la Paura.
I loro corpi iniziarono a invecchiare e si accorsero che non erano piu’ perfetti. E conobbero la Disperazione.

Il serpente disse all’essere che aveva la ferita ancora aperta: “E’ cattivo il vostro Dio. E’ vero che vi ha anche proibito di cibarvi dei frutti del giardino in cui vi ha messo?”
La Donna rispose: “Possiamo mangiare tutto quello che vogliamo, pero’ non possiamo mangiare dall’albero che sta al centro, perche’ Dio ci ha detto: se lo mangerete morirete.”
Disse allora il serpente: “ Dio vi ha detto cosi’ perche’ sa che chi ne mangia aprira’ gli occhi, diventera’ come Dio e conoscera’il Bene e il Male.”
La Donna prese un frutto e lo addento’. Ma l’uomo aveva ascoltato tutto e volle mangiarne anche lui perche’ temette che la Donna diventasse come Dio e lo sottomettesse.
Entrambi volevano avere piu’ potere dell’altro perche’ avevano paura e non si fidavano di loro ne’ del Signore.
Cosi’ l’Uomo e la Donna conobbero il Male.
A entrambi si aprirono gli occhi e si accorsero che erano nudi come vermi.
Si vergognarono della propria differenza fisica e trovarono oscena la differenza fisica dell’altro, per questo si coprirono con delle foglie.
Quando sentirono la voce di Dio nel giardino corsero a nascondersi.
Allora Dio chiamo’ l’Uomo: “Dove sei?” “Ho sentito il tuo passo nel giardino e ho avuto paura perche’ sono nudo, per questo mi sono nascosto.”
E Dio chiese:“E come fai a sapere che sei nudo? Hai mangiato dell’Albero della Conoscenza?”.
E’ l’Uomo rispose: “E’ colpa della donna, ha iniziato lei!”
E la Donna disse: “E’ colpa del serpente, mi ha ingannata!”
Allora Dio disse al serpente: “Per questo sara’ maledetta la tua specie e striscerai mangiando terra. Non ci sara’ piu’ amicizia tra te e la Donna, e visto che lei ti conosce bene, sara’ lei e la sua discendenza a schiacciarti la testa mentre cercherai di morderle il tallone!”
Alla Donna disse: “Visto che desideri tanto essere come Dio, tu creerai gli esseri umani. D’ora in poi non genererete piu’ figli gia’ maturi con la sola forza del pensiero. Nello spazio vuoto che hai dentro crescereanno i tuoi bambini e soffrirai quando usciranno, come soffro io a vedervi errare sulla terra. Ma il tuo istinto ti spingera’ a colmare la tua ferita e sempre avrai bisogno di un uomo e ti unirai a lui per la fame che la vita ha di se’.”
All’Uomo disse: “Visto che non sai pensare con la tua testa e hai dissobbedito all’unico comandamento che ti ho dato solo perche’ volevi avere piu’ potere, maledetta si la terra per causa tua. La natura non sara’ piu’ in tuo potere, combatterai contro la sua forza. Con il sudore della tua fronte mangerai pane finche’ non ritornerai alla terra, perche’ il tuo orgoglio non ti faccia scordare che polvere sei e polvere ritornerai.
Si’, perche’ adesso l’essere umano e’ diventato come noi, e puo’ giudicare cio’ che e’ Bene e cio’ che e’ Male. Scelga dunque tra il Bene e il Male, ma lo faccia in fretta, perche’ lo caccero’ dal giardino di modo che non possa stendere la mano a mangiare dell’Albero della Vita, e i suoi giorni saranno contati.”

Allora l’Uomo e la Donna si ritrovarono insieme fuori dal giradino.
Per necessita’ unirono le loro forze per lavorare la terra e la terra frutto’.
Ed essi conobbero la Soddisfazione.
La notte uno vegliava le spalle dell’altro e lo difendeva per paura che l’altro morisse lasciandolo solo. Ed essi conobbero il Coraggio.
Allora capirono che dovevano mettersi d’accordo e parlarono per unire i loro pensieri, ma si contraddicevano l’un l’altro. Allora la Donna disse “Siamo troppo diversi, non possiamo capirci. Meglio sarebbe andare ciascuno per la sua strada.”
Ma l’Uomo disse “Sei carne della mia carne e io sono carne della tua carne. Vedi, abbracciati ci completiamo!”
E i loro corpi si intrecciarono perfettamente come quando erano un unico Essere. Ed essi conobbero l’Entusiasmo.
I loro cuori si riconobbero e decisero di condividere tutto. Ed essi compresero l’Amore.
Allora essi confrontarono quel Bene con il Male e scelsero l’Amore.
Dalla loro unione naquero dei bambini e attraverso di loro essi ridivennero Immortali.
Ma Perfetti non lo ridivennero mai, perche’ Dio aveva regalato loro la liberta’ di scegliere e di sbagliare.
Allora poterono compredere che Dio aveva fatto tutto questo solo per Amore. Ed essi conobbero la Fiducia.

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