In base a fonti per niente attendibili il 28 luglio i vichinghi - o forse soltanto delle streghe new age- celebrano la festa di Thor.
E noi siamo forse da meno dei vichinghi? Lo vogliamo il meticciato culturale? Abbimolo! E celebriamo le feste di chiunque.
Anche perchè io ho deciso che le vacanze non esistono, o meglio le vacanze dal lavoro dell'antologia-che per inciso svolgo durante il mio tempo libero, ossia quando i pupi dormono- le sconto quotidianamente tra le 7 di mattina e le 12 e dalle 16 fino alle 19 e consistono nello stare con i miei bambini oppure nel mio passatempo preferito: sistemare la casa.
( le ore dei pasti sono escluse perchè preparare, somministrare, ma anche solo consumare, i pasti insieme agli infanti non lo considero né una vacanza, né uno svago né un passatempo, ma un onere nel vero senso della parola)
Naturalmente ci sono delle eccezioni, per esempio appena posso cerco di lavorare un po' all'antologia anche la mattina e il tardo pomeriggio, mentre la Mimmi ingoia sassi in giardino e Jonas mette in moto il tagliaerba.
Dunque io non seguo il saggio insegnamento dei grandi monoteismi – e di molte altre sane tradizioni- e non celebro il settimo giorno, che sia domenica sabato o venerdì.
Per compensare questo sgarbo nei confronti dell'Assoluto, mi impegno a celebrare con presenza di spirito e astensione dal lavoro le feste che mi ispirano, tanto per dirne una la festa della Dea Madre che il Signor Google fa cadere il 22 luglio senza aggiungere altri riferimenti per me accessibili, né specificare in base a quale tradizione e soprattutto la Madre di chi.
Il 28 luglio corrente mese dunque ho pescato reminescenze su Thor, le ho risciacquate con la mia amata enciclopedia mitologica, e poi ho composto -durante quel libero momento di espressione di me che è l'addormentamento dei nanetti- una breve piece teatrale da realizzare con i cuginetti (Giovanni e Agata) gentilmente prestati per una settimana mentre i loro legittimi genitori traslocano dalla Scozia alla Norvegia.
Il martello di Thor
COMMEDIA PER NIPOTI E ZIA
Nota:
1) la metrica è casual, dovete creare un ritmo rap, oppure cantarla cambiando melodia ad ogni verso. Tenete sempre a mente Venditti che è riuscito ad accostare versi di lunghezza alquanto dissimile imprimendo una lieve accelerazione o decelerazione al ritmo: macomefannolesegretariecongliocchialiafarsisposaredagliavvocatiiii
le booombe deeelle seeei non faanno maaaleee
2) Tutto il testo è recitato a braccio dalla zia Charo, escluse le battute precedute dal nome di chi le pronuncia, che gli attori hanno imparato a memoria.
Personaggi:
Thor, il dio del tuono, e il più forte di tutti gli dei. Non si separa mai dal suo martello, col quale fa venire la pioggia percuotendo le nuvole e che gli serve per sconfiggere mostri e giganti.
Loki, furbo amico di Thor, che con la sua astuzia tira sempre fuori gli dei dai guai (anche quelli causati da lui stesso)
Freya, la bellissima dea della fertilità.
Thrym, il mostruoso Re dei giganti di Ghiaccio.
Interpreti:
Giovanni Grandi, 5 anni, inventore, costruttore, lettore e narratore, amante di mappe, lego e storie di almeno novanta-novanta puntate, fratello maggiore e fiero di esserlo
Agata Grandi, 3 anni, principessa e femminista, amante del rosa, si definisce “un po' piccola e un po' grande”
Jonas Capsoni, quasi 3 anni, ascoltatore e inventore di fiabe, ama le mucche (rosa), i trattori, gli attrezzi, i lavori da maschi, il rosa.
Charo Segrè, 29 anni, madre coinquilina zia figlia nipote cugina amica conoscente sconosciuta mistica presuntuosa idealista rompicoglioni - a seconda dei punti di vista (dimenticavo: “Brof” per gli alunni arabofoni)
SCENA PRIMA
Thor (Jonas) è addormentato sul letto.
Indossa la cintura che raddoppia la forza e il guanto di ferro senza i quali non è possibile sollevare il martello.
(nella foto: Marta Cunsolo nel ruolo di Freya, Marco Cunsolo nel ruolo di Loki, JOnas Capsoni nel ruolo di Thor)
SCENA PRIMA
Thor è addormentato sul letto.
Indossa la cintura che raddoppia la forza e il guanto di ferro senza i quali non è possibile sollevare il martello.
Thor si svegliò e come ogni mattino
allungò la mano sul comodino
(Thor: )"Dov'è finito il martello potente?
Che mi venisse un accidente!
Perché diamine non è qui?
Io lo lascio sempre lì!
Loki, Loki, hai visto tu
il mio martello che non c'è più?"
--------entra Loki vestito di pelli e con un cappello vichingo in testa.
Cercano insieme nei luoghi che vengono nominati------
"Hai guardato sotto al letto?
Hai cercato nel cassetto?
Forse è sopra ad una sedia,
forse è chiuso in una madia..
Forse è sotto lo scendiletto?
O l'hai lasciato al gabinetto?"
(tutti) "no, non c'è! NO, NON C'E'!
VOGLIO SAPERE IL LADRO CHI E'!"
"Dobbiamo trovare il tuo martello
è importante perché senza quello
non puoi difendere gli Dei
e tutti quanti siamo nei guai!
Andiamo a trovare Freya la dea
perché ci dia una buona idea."
------Loki e Thor vanno a casa di Freya -------
SCENA SECONDA
Thor e Loki: “Toc toc”
Freya “ Avanti”
(Loki:) "Freya, Freya senza difetto,
siamo qui al tuo cospetto.
Puoi prestarci del falco l'aspetto,
così voliamo facciamo un giretto
per trovare quel farabutto
e risistemare tutto!"
(Freya:) "Certo, prendete, con grande piacere
sarò felice se posso aiutare
a ritrovare il prezioso martello
è importante perché con quello
Thor difende noi, gli Dei,
senza siamo tutti nei guai!"
-------- Freya offre i suoi mantelli magici a Thor e Loki che li indossano e volano via.
PICCOLO SPAZIO DI IMPROVVISAZIONE in cui Loki estrae da una borsetta di simil-pelle rossa una serie di cartine, precedentemente disegnate, e conduce Thor in giro per i tappeto dal regno di Asgaror, sede degli dei, attraverso Alfheimir, regno di “quelli della luce”, fino a Miogaror, la terra di mezzo dove vivono gli uomini e infine a Jotunheimr, il mondo dei giganti. ----------
Con forma di falco volando volando
setacciarono tutto il mondo
fino alla terra dei giganti
brutti rozzi e puzzolenti
Thrym ha un mantellaccio e un cappello da alpino(?) ed è seduto su una seggiola normale che però sotto il suo enorme sedere sembra piccolissima
(Loki) “Thrym, Thrym, dei giganti re,
il martello sai forse dov'è?”
(Thyrm) “Certo che lo so, l'ho rubato io!
Io l'ho fatta in barba a un dio!
L'ho seppellito al centro della Terra
per riaverlo non basterà la guerra.
Ma se lo volete la soluzione c'è
basta che facciate un regalo a me.”
(Loki:) “Thrym dicci dunque tu
che cos'è che vuoi di più?
(Thyrm)“E' molto facile : mi voglio sposare”
(Loki) “Prendi pure la donna che ti pare!”
(Thyrm)“Io voglio Freya, la più bella dea,
questa qua è la mia idea!”
(Loki) “Ma Freya non ti vorrà sposare...”
“Bene, il martello non potrete riavere”.
------Loki e Thor tornano a casa di Freya--------
(Loki)“Freya, abbiamo trovato il martello”
(Freya)“Sono contenta, ma che bello!”
(Loki) “Beh... il ladro l'abbiamo trovato,
ma il martello non è restituito.
Chi l'ha rubato ce lo vuol ridare
ma in cambio te vuole sposare”
(Freya) “Chi è che vuole sposare me?
Si può sapere il ladro chi è?”
(Loki) “E' Thrym, il re dei giganti”
(Freya) “Quei brutti rozzi puzzolenti?
Con un gigante non mi voglio sposare
trovate un altro modo per farvelo ridare”
(Loki) “Ma Freya tu sai che quel martello
è molto importante perchè grazie a quello
Thor può difendere gli dei,
senza quello siamo nei guai.”
(Freya) “Sposatelo te un gigante se ti piace,
vattene via e lasciami in pace!”.
-----------Thor e Loki fuori dalla porta di Freya, man mano che parlano Freya porta gli oggetti nominati e li dà a Thor----------
(Thor) “Loki, Loki, cosa possiamo fare
se quella là non si vuol sposare?”
(Loki)“Thor, forse non è male quella idea
che ci ha appena dato la dea.
Potresti vestirti da sposa tu,
riprendi il martello e non ci pensi più”
(Thor) “Ma non vedi come sono virile
sono muscoloso e sono maschile?
Come posso sembrare una dea?
Non se ne parla nemmeno per idea!”
(Loki) “Ti metteremo un velo sulla faccia
orecchini e braccialetti alle braccia,
ci presterà Freya la collana
prepareremo un'ampia sottana.”
(Thor) “Vuoi forse che la testa mi spacchi?
Che inciampi nella gonna, che cada dai tacchi?”
(Loki) “Thor, se ti vestirai da sposa
riavrai il martello e sistemerai ogni cosa”.
(Thor) “Va bene, Loki, ma mi vesto solo se
ti vesti da ancella e vieni con me”
---Anche Loki si veste da donna e pure Freya, che non vuole perdersi lo spettacolo, si mette un telo in testa e parte.
PICCOLO SPAZIO ID IMPORVVISAZIONE in cui Loki, Thor e Freya, avviluppati in teli e veli che li fanno inciampare a ogni passo si siedono sulle seggioline del Carro di Loki e litigano un po' su chi debba guidare e se il carro sia trainato dai “craproni neri di Thor “, dai gatti di Freya o dai falchi di Loki. Si opta per far trainare il carro da tutti gli animali e ciascuno governa il suo ---------------------
(Loki) “Thrym, ecco Freya la bella,
io che l'accompagno sono la sua ancella”
(Thyrm) “Oh, che bello, benvenute,
mettetevi comode, mettetevi sedute
preparate presto un gran banchetto!
(preparateci già anche il letto)
Allora dimmi mia cara fidanzata
vuoi uno sciroppo, un'aranciata?
vuoi mangiare una fetta di melone?
Un'insalatina, un assaggio di salmone?”
(Thor) “Di salmoni ne voglio ancora due
e poi vorrei anche un bue”
(Thyrm)“Ma che bell'appetito la mia fidanzata!
(ancella, è sempre così affamata?
Ogni volta che le offro da mangiare
mezza dispensa dovrò svuotare?)”
(Loki)“Al pensiero di sposare te
era emozionata tanto che
per una settimana non ha mangiato
e per questo adesso ha tanto appetito”
(Thyrm)“E brava Fraya! mostrami la faccia,
togli il velo, vienmi tra le braccia
----------Thrym alza il velo di Freya--------
(Thyrm) "AAArg!che torvi e rossi gli occhi
sembra non voglia che la tocchi.....”
(Loki)“Al pensiero di sposare te
era emozionata tanto che
per una settimana non ha dormito,
per questo ha l'occhio tanto arrossato.”
(Thyrm) “Bene, sposiamoci dunque all'istante!”
(Loki) “Se permette signor gigante,
prima di scambiare l'anello
ci dovrebbe ridare il martello”
(Thyrm)“Ma certo, ma certo, ecco il martello,
e adesso mia cara inizia il bello!”
(Thor) “Questo è il mio martello è io sono Thor
e tutti quanti vi ammazzerò!”
----- Thor si strappa i vestiti e colpisce il gigante col suo enorme martello, Freya estrae dal vestito un martelletto affilato e affetta il gigante, Loki estrae una sega e sega il gigante. Il gigante muore.
I cugini risalgono sulla loro carrozza e tornano ad Asgard litigando su chi guida e spingendosi giù dalle seggioline tra acute strida.
Adesso però c'è da festeggiare:
prendiamoci per mano e mettiamoci a cantare!
E noi siamo forse da meno dei vichinghi? Lo vogliamo il meticciato culturale? Abbimolo! E celebriamo le feste di chiunque.
Anche perchè io ho deciso che le vacanze non esistono, o meglio le vacanze dal lavoro dell'antologia-che per inciso svolgo durante il mio tempo libero, ossia quando i pupi dormono- le sconto quotidianamente tra le 7 di mattina e le 12 e dalle 16 fino alle 19 e consistono nello stare con i miei bambini oppure nel mio passatempo preferito: sistemare la casa.
( le ore dei pasti sono escluse perchè preparare, somministrare, ma anche solo consumare, i pasti insieme agli infanti non lo considero né una vacanza, né uno svago né un passatempo, ma un onere nel vero senso della parola)
Naturalmente ci sono delle eccezioni, per esempio appena posso cerco di lavorare un po' all'antologia anche la mattina e il tardo pomeriggio, mentre la Mimmi ingoia sassi in giardino e Jonas mette in moto il tagliaerba.
Dunque io non seguo il saggio insegnamento dei grandi monoteismi – e di molte altre sane tradizioni- e non celebro il settimo giorno, che sia domenica sabato o venerdì.
Per compensare questo sgarbo nei confronti dell'Assoluto, mi impegno a celebrare con presenza di spirito e astensione dal lavoro le feste che mi ispirano, tanto per dirne una la festa della Dea Madre che il Signor Google fa cadere il 22 luglio senza aggiungere altri riferimenti per me accessibili, né specificare in base a quale tradizione e soprattutto la Madre di chi.
Il 28 luglio corrente mese dunque ho pescato reminescenze su Thor, le ho risciacquate con la mia amata enciclopedia mitologica, e poi ho composto -durante quel libero momento di espressione di me che è l'addormentamento dei nanetti- una breve piece teatrale da realizzare con i cuginetti (Giovanni e Agata) gentilmente prestati per una settimana mentre i loro legittimi genitori traslocano dalla Scozia alla Norvegia.
Il martello di Thor
COMMEDIA PER NIPOTI E ZIA
Nota:
1) la metrica è casual, dovete creare un ritmo rap, oppure cantarla cambiando melodia ad ogni verso. Tenete sempre a mente Venditti che è riuscito ad accostare versi di lunghezza alquanto dissimile imprimendo una lieve accelerazione o decelerazione al ritmo: macomefannolesegretariecongliocchialiafarsisposaredagliavvocatiiii
le booombe deeelle seeei non faanno maaaleee
2) Tutto il testo è recitato a braccio dalla zia Charo, escluse le battute precedute dal nome di chi le pronuncia, che gli attori hanno imparato a memoria.
Personaggi:
Thor, il dio del tuono, e il più forte di tutti gli dei. Non si separa mai dal suo martello, col quale fa venire la pioggia percuotendo le nuvole e che gli serve per sconfiggere mostri e giganti.
Loki, furbo amico di Thor, che con la sua astuzia tira sempre fuori gli dei dai guai (anche quelli causati da lui stesso)
Freya, la bellissima dea della fertilità.
Thrym, il mostruoso Re dei giganti di Ghiaccio.
Interpreti:
Giovanni Grandi, 5 anni, inventore, costruttore, lettore e narratore, amante di mappe, lego e storie di almeno novanta-novanta puntate, fratello maggiore e fiero di esserlo
Agata Grandi, 3 anni, principessa e femminista, amante del rosa, si definisce “un po' piccola e un po' grande”
Jonas Capsoni, quasi 3 anni, ascoltatore e inventore di fiabe, ama le mucche (rosa), i trattori, gli attrezzi, i lavori da maschi, il rosa.
Charo Segrè, 29 anni, madre coinquilina zia figlia nipote cugina amica conoscente sconosciuta mistica presuntuosa idealista rompicoglioni - a seconda dei punti di vista (dimenticavo: “Brof” per gli alunni arabofoni)
SCENA PRIMA
Thor (Jonas) è addormentato sul letto.
Indossa la cintura che raddoppia la forza e il guanto di ferro senza i quali non è possibile sollevare il martello.
(nella foto: Marta Cunsolo nel ruolo di Freya, Marco Cunsolo nel ruolo di Loki, JOnas Capsoni nel ruolo di Thor)
SCENA PRIMA
Thor è addormentato sul letto.
Indossa la cintura che raddoppia la forza e il guanto di ferro senza i quali non è possibile sollevare il martello.
Thor si svegliò e come ogni mattino
allungò la mano sul comodino
(Thor: )"Dov'è finito il martello potente?
Che mi venisse un accidente!
Perché diamine non è qui?
Io lo lascio sempre lì!
Loki, Loki, hai visto tu
il mio martello che non c'è più?"
--------entra Loki vestito di pelli e con un cappello vichingo in testa.
Cercano insieme nei luoghi che vengono nominati------
"Hai guardato sotto al letto?
Hai cercato nel cassetto?
Forse è sopra ad una sedia,
forse è chiuso in una madia..
Forse è sotto lo scendiletto?
O l'hai lasciato al gabinetto?"
(tutti) "no, non c'è! NO, NON C'E'!
VOGLIO SAPERE IL LADRO CHI E'!"
"Dobbiamo trovare il tuo martello
è importante perché senza quello
non puoi difendere gli Dei
e tutti quanti siamo nei guai!
Andiamo a trovare Freya la dea
perché ci dia una buona idea."
------Loki e Thor vanno a casa di Freya -------
SCENA SECONDA
Thor e Loki: “Toc toc”
Freya “ Avanti”
(Loki:) "Freya, Freya senza difetto,
siamo qui al tuo cospetto.
Puoi prestarci del falco l'aspetto,
così voliamo facciamo un giretto
per trovare quel farabutto
e risistemare tutto!"
(Freya:) "Certo, prendete, con grande piacere
sarò felice se posso aiutare
a ritrovare il prezioso martello
è importante perché con quello
Thor difende noi, gli Dei,
senza siamo tutti nei guai!"
-------- Freya offre i suoi mantelli magici a Thor e Loki che li indossano e volano via.
PICCOLO SPAZIO DI IMPROVVISAZIONE in cui Loki estrae da una borsetta di simil-pelle rossa una serie di cartine, precedentemente disegnate, e conduce Thor in giro per i tappeto dal regno di Asgaror, sede degli dei, attraverso Alfheimir, regno di “quelli della luce”, fino a Miogaror, la terra di mezzo dove vivono gli uomini e infine a Jotunheimr, il mondo dei giganti. ----------
Con forma di falco volando volando
setacciarono tutto il mondo
fino alla terra dei giganti
brutti rozzi e puzzolenti
Thrym ha un mantellaccio e un cappello da alpino(?) ed è seduto su una seggiola normale che però sotto il suo enorme sedere sembra piccolissima
(Loki) “Thrym, Thrym, dei giganti re,
il martello sai forse dov'è?”
(Thyrm) “Certo che lo so, l'ho rubato io!
Io l'ho fatta in barba a un dio!
L'ho seppellito al centro della Terra
per riaverlo non basterà la guerra.
Ma se lo volete la soluzione c'è
basta che facciate un regalo a me.”
(Loki:) “Thrym dicci dunque tu
che cos'è che vuoi di più?
(Thyrm)“E' molto facile : mi voglio sposare”
(Loki) “Prendi pure la donna che ti pare!”
(Thyrm)“Io voglio Freya, la più bella dea,
questa qua è la mia idea!”
(Loki) “Ma Freya non ti vorrà sposare...”
“Bene, il martello non potrete riavere”.
------Loki e Thor tornano a casa di Freya--------
(Loki)“Freya, abbiamo trovato il martello”
(Freya)“Sono contenta, ma che bello!”
(Loki) “Beh... il ladro l'abbiamo trovato,
ma il martello non è restituito.
Chi l'ha rubato ce lo vuol ridare
ma in cambio te vuole sposare”
(Freya) “Chi è che vuole sposare me?
Si può sapere il ladro chi è?”
(Loki) “E' Thrym, il re dei giganti”
(Freya) “Quei brutti rozzi puzzolenti?
Con un gigante non mi voglio sposare
trovate un altro modo per farvelo ridare”
(Loki) “Ma Freya tu sai che quel martello
è molto importante perchè grazie a quello
Thor può difendere gli dei,
senza quello siamo nei guai.”
(Freya) “Sposatelo te un gigante se ti piace,
vattene via e lasciami in pace!”.
-----------Thor e Loki fuori dalla porta di Freya, man mano che parlano Freya porta gli oggetti nominati e li dà a Thor----------
(Thor) “Loki, Loki, cosa possiamo fare
se quella là non si vuol sposare?”
(Loki)“Thor, forse non è male quella idea
che ci ha appena dato la dea.
Potresti vestirti da sposa tu,
riprendi il martello e non ci pensi più”
(Thor) “Ma non vedi come sono virile
sono muscoloso e sono maschile?
Come posso sembrare una dea?
Non se ne parla nemmeno per idea!”
(Loki) “Ti metteremo un velo sulla faccia
orecchini e braccialetti alle braccia,
ci presterà Freya la collana
prepareremo un'ampia sottana.”
(Thor) “Vuoi forse che la testa mi spacchi?
Che inciampi nella gonna, che cada dai tacchi?”
(Loki) “Thor, se ti vestirai da sposa
riavrai il martello e sistemerai ogni cosa”.
(Thor) “Va bene, Loki, ma mi vesto solo se
ti vesti da ancella e vieni con me”
---Anche Loki si veste da donna e pure Freya, che non vuole perdersi lo spettacolo, si mette un telo in testa e parte.
PICCOLO SPAZIO ID IMPORVVISAZIONE in cui Loki, Thor e Freya, avviluppati in teli e veli che li fanno inciampare a ogni passo si siedono sulle seggioline del Carro di Loki e litigano un po' su chi debba guidare e se il carro sia trainato dai “craproni neri di Thor “, dai gatti di Freya o dai falchi di Loki. Si opta per far trainare il carro da tutti gli animali e ciascuno governa il suo ---------------------
(Loki) “Thrym, ecco Freya la bella,
io che l'accompagno sono la sua ancella”
(Thyrm) “Oh, che bello, benvenute,
mettetevi comode, mettetevi sedute
preparate presto un gran banchetto!
(preparateci già anche il letto)
Allora dimmi mia cara fidanzata
vuoi uno sciroppo, un'aranciata?
vuoi mangiare una fetta di melone?
Un'insalatina, un assaggio di salmone?”
(Thor) “Di salmoni ne voglio ancora due
e poi vorrei anche un bue”
(Thyrm)“Ma che bell'appetito la mia fidanzata!
(ancella, è sempre così affamata?
Ogni volta che le offro da mangiare
mezza dispensa dovrò svuotare?)”
(Loki)“Al pensiero di sposare te
era emozionata tanto che
per una settimana non ha mangiato
e per questo adesso ha tanto appetito”
(Thyrm)“E brava Fraya! mostrami la faccia,
togli il velo, vienmi tra le braccia
----------Thrym alza il velo di Freya--------
(Thyrm) "AAArg!che torvi e rossi gli occhi
sembra non voglia che la tocchi.....”
(Loki)“Al pensiero di sposare te
era emozionata tanto che
per una settimana non ha dormito,
per questo ha l'occhio tanto arrossato.”
(Thyrm) “Bene, sposiamoci dunque all'istante!”
(Loki) “Se permette signor gigante,
prima di scambiare l'anello
ci dovrebbe ridare il martello”
(Thyrm)“Ma certo, ma certo, ecco il martello,
e adesso mia cara inizia il bello!”
(Thor) “Questo è il mio martello è io sono Thor
e tutti quanti vi ammazzerò!”
----- Thor si strappa i vestiti e colpisce il gigante col suo enorme martello, Freya estrae dal vestito un martelletto affilato e affetta il gigante, Loki estrae una sega e sega il gigante. Il gigante muore.
I cugini risalgono sulla loro carrozza e tornano ad Asgard litigando su chi guida e spingendosi giù dalle seggioline tra acute strida.
Adesso però c'è da festeggiare:
prendiamoci per mano e mettiamoci a cantare!
Applausi!
1 commento:
non leggo ancora tutto che devo scappare a fare il pranzo, ma APPLAUSI. E che cosa interessante il trasloco Scozia Norvegia, mio marito è Scozzese e si è trasferito in Italia qui con me dal 2006 ma udite udite ancora non parla italiano che a livelli meno che elmentari: pigrizia assoluta. prima o poi ne scrivero' lamentandomi sul blog.
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