giovedì 7 ottobre 2010

29 Settembre. San Michele e la nascita del Diavolo

cera d'api su legno e su cera non d'api. Creato Charo Segrè
Potrebbe perfino essere la festa più importante dell'anno.
Io la mescolo col capodanno ebraico perchè sono un po' una paciugona, però per me l'anno inizia qui.

Il racconto di Lucifero scaraventato nelle tenebre dall'Arcangelo Michele non lo trovate nella Bibbia. Perchè quella comincia con la creazione del mondo, mentre questa storia avviene ancora prima.

Forse addirittura è stato grazie a questo episodio che si è formato lo spazio possibile per la Creazione, che si trova proprio a metà strada tra il Regno Divino e gli Inferi.

All'inizio, infatti, c'era solo il Regno di Luce, con in cima il trono divino, che solo gli Angeli Superiori possono raggiungere attraverso una ripida scalinata. Gli Angeli Minori non salgono perchè non avrebbero la forza di sostenere con lo sguardo la luce divina.

E quell'universo di musiche e luci sarebbe rimasto immutato nella sua perfezione, forse, se non fosse esistita quella differenza tra angeli... ma più probabilmente, invece, gli Angeli Minori non sarebbero mai stati insoddisfatti, o non l'avrebbero mai rilevato -al punto da fare una rivoluzione- se qualcuno non avesse messo loro la pulce nell'orecchio.




Questo qualcuno è Lucifero, che una volta, mentre scendeva le scale dopo aver adorato Dio, si mise a pensare che non sarebbe stato male starsene su un trono a farsi adorare...
Appena ebbe questo pensiero il suo cuore divenne nero.

(Ci tengo a precisare che voler essere come Dio è il peccato più grave secondo tutti i popoli di tutti i tempi. Solo per noi oggi non è considerato poi tanto grave, visto che è così diffuso, del resto chi non vorrebbe poter essere onnipotente, onnipresente, onnisciente, meraviglioso, adorato e rispettato da tutti?)


Quando l'Arcangelo Michele, che era con lui e aveva visto la macchia, gli chiese se si sentisse bene, Lucifero disse: "tutto ok" e se andò di fretta.
Così in pochi secondi la perfezione divina fu incrinata da un pensiero di ambizione e da una bugia.
Ma state attenti perché questo ribelle sta gettando le basi per la nostra esistenza.

Il seguito è facile da immaginare: Lucifero va dagli angeli inferiori e comincia a stuzzicarli:
"Ah, come è bello salire fino al trono ad adorare Dio!
…. È proprio un peccato che voi non possiate farlo...
Purtroppo solo gli Angeli Superiori possono…
Eh, certo che è una bella ingiustizia!
… A voi non piacerebbe poter provare come ci si sente ad adorare qualcuno da vicino?"

Forse alcuni angeli si ritrassero spaventati e scandalizzati al sentire un Angelo criticare il Creatore?
Non lo so, ma credo di no: gli angeli sono creature innocenti, non sanno distinguere il bene dal male e per questo risposero candidamente "sì, sarebbe bello"
"Allora fabbricate un trono- suggerì prontamente Lucifero- io mi ci siederò e potrete adorare me!
Ah, già che ci siete, fatemi anche un mantello nero per nascondere questa macchia sulla mia veste che non vuole andarsene."

Michele si accorse dei movimenti insoliti e andò a vedere che cosa stesse succedendo. Rimase senza parole perchè anche lui non sapeva distinguere il bene dal male, però certo si accorgeva che il suo amico stava cercando di essere come Dio.
Michele significa infatti "Chi è come Dio?", il suo nome è una domanda, non una risposta. Quando ammira lo splendore, la giustizia, la bellezza, l'amore, la forza di Dio, lui si chiede solo "chi altro potrebbe mai essere così?"
Invece Lucifero significa "portatore di luce", cosa che ci sembra un po' strana se sappiamo che lui è proprio quel tizio che vive nelle tenebre e che oggi tutti conosciamo come Diavolo.
Se mi dite che si chiama così perchè prima di precipitare era molto luminoso, io non mi sento soddisfatta. Quando Dio l'ha creato e gli ha dato un nome, sapeva benissimo chi sarebbe diventato poi. Sapeva che la luce avrebbe cominciato ad esistere -cioè ad essere percepita come tale- solo nel momento in cui fossero esistite le tenebre.

Così l’Arcangelo Michele raccontò a Dio ciò che aveva visto e Dio gli disse di riferire a Lucifero il suo messaggio: “Se vuoi cambiare cuore io te ne darò uno nuovo, pulito e splendente, se invece vorrai continuare a farti adorare come un dio dovrai andartene via, perché qui c’è un solo Dio”
Lucifero naturalmente non accettò, anche perché se l’avesse fatto tutto sarebbe tornato come prima, perfetto e immobile, e noi non staremo qui a farci domande e raccontare storie.
L’Arcangelo allora squarciò il cielo con la sua spada di luce e Lucifero precipitò nelle tenebre con tutti i suoi seguaci.
Lì sotto, senza la luce divina, c’era un tale buio e un tale freddo che gli angeli dovettero unire tutta la loro luce e il loro calore per fare un falò intorno al Trono di Lucifero.

Ma naturalmente non erano contenti della nuova sistemazione. Volevano ritornare al calduccio.
Così costruirono un drago con corpo di serpente, artigli e denti aguzzi e ali di pipistrello e con quello volarono fino al Cielo.
Nella sala del trono gli angeli stavano ricamando stelle sul manto di Dio, quando udirono raschiare e ringhiare: era il drago che stava cercando di entrare dalla fessura aperta da Michele!
Dio allora ordinò a Michele di sguainare ancora la sua spada di luce per ricacciare il drago negli abissi e mettersi a guardia del Regno.
Quando i diavoli furono precipitati di nuovo nelle tenebre tra alte strida di rabbia e dolore, Dio si affacciò e disse:
“ Se volete restare diavoli e adorare Lucifero potete farlo, ma dovrete rimanere negli Inferi e non potrete più entrare nel mio Regno.
Tuttavia sarete sempre sotto il mio potere, accettate?”
I diavoli ringhiarono “sì”

Ecco come si è creato quello spazio misterioso su cui si sono arrovellati gli ebrei- e io con loro- chiedendosi “Ma se Dio era tutto e dappertutto, come ha potuto esserci spazio per la Creazione?”
Avevo letto che la risposta che si erano dati era che Egli aveva fatto “tzim-tzum” (che è un modo ebraico e molto onomatopeico per dire che si era ritirato, era andato in esilio da se stesso). Il suo dono d’amore più grande non è stato quello di crearci (tutti sappiamo che concepire figli non è una gran fatica, anzi, può essere un gran divertimento!) ma quello di lasciarci lo spazio per essere liberi (che tradotto per una mamma è lasciare lo spazio dentro di sé durante la gravidanza che non si sa dove vadano a mettersi i propri legittimi organi; lasciare lo spazio per nascere- e vi giuro che lasciar uscire una creatura all’aria aperta richiede molto amore ed elasticità, sia fisicamente, al momento concreto della nascita, sia spiritualmente, quando si abdica completamente in favore dei piccoli tiranni, ma anche poi, quando sanno già andare in bagno da soli e hanno le chiavi di casa e il cellulare e il motorino e sono ben intenzionati a fare tutti gli errori che noi abbiamo già fatti, più altri ancora più spaventosi proprio perché noi non li abbiamo fatti)

A San Michele quindi i bambini festeggiano la vittoria del Buono sul Cattivo, ma a guardar bene stiamo celebrando la nascita di quello spazio tra la Luce e le Tenebre che ha permesso a noi di non dover (né poter) scegliere se essere angeli o diavoli ma di essere semplicemente, tragicamente e meravigliosamente Umani.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie, Charo. Ora capisco perché sbaglio così spesso.
Nessun abbaglio di onnipotenza e perfezione, sono "semplicemente, tragicamente e meravigliosamente umano."
Ma siccome sono ancora maledettamente mentale e legato alla materia, la parte più spirituale e vicina all'anima della mia vita a volte pare sfuggirmi dalle mani (o dal corpo, dal cuore...).
Magari ne riparliamo, a presto.
M.

Anonimo ha detto...

charo sai cosa penso? che dopo l'antologia dovresti scrivere quel libro che io cerco e non trovo in cui uno ti racconta le storie della nostra tradizione religiosa ebraico-cristiana, come se fossero delle belle storie, che sono, ma che se uno non studia molto fa fatica a trovare dietro e dentro gli originali e può solo intuire. tu poi ci metti tutte delle note in cui dici dove si trova l'originale, poi ci metti delle belle scuse con la forma di introduzione in cui dici che tu ci metti del tuo eccome, poi ci metti un pò di esercizio nel cercare di non metterci troppo del tuo (tipo la morale finale, che potrebbe essere proprio un bell'esercizio così non c'è persino nei sogni), e poi io lo compro e lo regalo a tutti, e secondo me anche altri. forse queste cose non si scrivono pubblicamente? boh anch'io vorrei una domanda al posto del nome, invece il mio è pieno di risposte! silvia

Anonimo ha detto...

Affascinante questo racconto, ancor più affascinante per la sua semplicità di esposizione.
Tutto ciò che racconti, in fondo, può essere stato vero. Questa grande storia, questo mistero resterà senza una vera risposta fino a che "... tutto ci sarà rivelato in un attimo"
Quanto sarebbe più facile sapere, avere la cognizione di tutte le cose, ma allora saremo Dio, non sbaglieremmo mai.
Invece dobbiamo accettare anche noi di non sapere ma di continuare a tenere accesa la nostra luce che illumina anche gli altri nella fiducia in un Dio che ci ama e che ci è accessibile tramite un Amore indefinibile che diventa grande ogni giorno, quell'amore e fiducia che ci permette di allontanarci dai traditori. Questo amore, questa luce, se la sentiamo veramente dentro di noi, ci permetterà vi vivere questi attimi di vita terrena in modo meno drammatico e ci permetterà un giorno di ritornare al nostro posto nella beatitudine.
Le religioni sono una invenzione degli uomini e non hanno nulla a che fare con Dio. Maria Cristina