Vorrei riportare qui alcune conversazioni di Jonas con me perchè penso che sia un grande privilegio poter dialogare con un bambino e voglio condividerlo con voi.
In cambio però promettetemi che non lo prenderete in giro e non gli farete battutine (ma sopratutto non gli racconterete che la sua mamma lo sputtana ai quattro venti!).
Perchè io mi ricordo bene che quando ho avuto la malaugurata idea -allora avevo 3 anni- di dire ai miei genitori "roberto è la cosa più bella che c'è"( laddove roberto era il fratello quattoridicenne della mia babysitter), loro lo hanno raccontato a tutti e ci hanno riso parecchio.
Per tenermi la coscienza pulita chiamerò i protagonisti Mamma e Figlio e cambierò tutti nomi dei personaggi presentati, naturalmente.
Mamma: " come si chiamano i tuoi compagni di classe?"
Figlio: "una si chiama Gisella"
M. " e gli altri?"
F: "non lo so"
Altro giorno:
F: "Non voglio andare all'asilo"
M: Perchè?"
F: "Perchè le femmine sono brutte"
M: "!? scusa?"
F: "La Gisella è cattiva"
M: "perchè è cattiva?"
F: "perchè non vuole giocare con me"
M: "e tu le hai chiesto di giocare con te?"
F: "no"
M: "e perchè?"
F: "me lo sono dimenticato"
M: "prova chiederglielo, magari giocherà con te"
F: "Va bene, ricordamelo"
Altro giorno:
F: "mamma, un giorno invitiamo i miei compagni dell'asilo a casa?"
M: "certo, chi vuoi invitare?"
F: "per esempio la Gisella"
Altro giorno:
"F: "mi mancano i miei compagni dell'asilo"
M: "per esempio chi?
F: "per esempio la Gisella"
M: "ma adesso la Gisella gioca con te?"
F: "no"
M: "vuoi che le scriviamo una lettera?"
F: " sì, io le disegno una ruspa rosa con i brillantini"
La mattina dopo, all'asilo:
M: "vai a dare la lettera alla Gisella"
F. va ma la Gisella sta giocando e non si gira nemmeno
M: "ciao Gisella, questa lettera te l'ha scritta F. per dirti che vuole giocare con te"
Gisella prende la lettera "questa me la porto a casa"
M: "certo, è per te. Vuoi giocare un po' con F.?"
Gisella: "no"
Altro giorno:
M. invita Gisella e sua mamma per la merenda. Gisella non mangia la macedonia, non parla con F., non sorride mai, nemmeno quando tiriamo fuori tutti travestimenti, ci travestiamo e facciamo uno spettacolo improvvisato. A un tratto lei mostra interesse per un libro di animali
M: "vai a mostare il libro degli animali a Gisella"
F. "Gisella, guarda il mio libro di ruspe: c'è il miniescavatore gommato e la terna cingolata!"
Altro giorno:
M: "che cosa hai fatto oggi all'asilo?"
F:" una bambina mi ha regalato un cioccolatino"
M: "oh, che fortuna! Ma lo ha regalato a tutti o solo a te?"
F. " solo a me"
M: "e come si chiama questa bambina?"
F: "non lo so"
M: "e tu l'hai ringraziata?"
F. "no, mi sono dimenticato"
M: "ma lei te l'ha regalato perchè voleva giocare con te?"
F: "sì"
M: "e tu hai giocato con lei?"
F: "no"
Altro giorno
M: "che cosa hai fatto oggi all'asilo?"
F: "niente"
M: "ma hai visto i tuoi nuovi amici che abbiamo conosciuto in questi giorni?"
F: "no perchè ci sono troppi bambini"
M: "ma nemmeno i tuoi amici riesci a vedere?"
F: " se dovessi vedere tutti i bambini e le maestre che sono all'asilo dovrei avere l'occhio largo"
M: "ma qualcuno lo avrai visto all'asilo oggi"
F: "io ho visto solo la Gisella"
4 commenti:
l'occhio largo diventerà uno dei 10 capisaldi del decennio appena iniziato!!! Forza Figlio, alla ruspa rosa non resisterebbe neanche la regale Kate!!
IN effetti l'occhio largo è una figata!
ah, ah! i corsi e i ricorsi! "Anch'io voglio una ruspa" - mi disse un giorno la Marta da piccolina - "ma la voglio rosa". Saluti!
Ah.. l'amour. E' avanti F... A ancora si limita non volerle vedere neanche di striscio le femmine, a meno che siano le uniche disponibili... allora va bene giocarci XD
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