martedì 27 settembre 2011

PRIMA DI PRIMA



Domani è il compleanno della creazione secondo gli ebrei (se ho capito bene).
Mi addolora non poter investire energie per riprendere ancora una volta in mano questa storia che continua ad affascinarmi, allora compenserò copiando qui antichi appunti che lascio lì a germogliare al buio. Parto dalle domande di Jonas mentre racconto la storia della creazione, ma non vi riporto ciò che ho risposto a lui, bensì ciò che ho risposto a me...resta bene inteso che queste risposte non mi soddisfano e sono solo immagini da cui partire per procedere nella ricerca.
trovate una versione più soft e narrativa nel post su San Michele e la nascita del Diavolo



“Mamma, che cosa c’era prima di prima?”

In principio non c’era il caos e neanche il nulla ( a differenza di ciò che molti affermano)
In principio c’era l’Essente, il colui che c’è, c’era e sarà. (questo almeno è ciò che c’è scritto all'inzio di quel bestseller: IN PRINCIPIO DIO CREò)

“Chi è Dio?”

L’Essente è tutto, ma molto di più di quel tutto che può essere abbracciato dalla nostra mente; se lo devo spiegare a un bambino forse potrei dire che è lucearmoniamore, ma certamente non possiamo avvicinarci a definirlo. Se riusciamo a descriverlo e a chiamarlo stiamo parlando di qualchecos’altro che oltre a non c’entrare niente rischia proprio di farci capire tutto sbagliato.






“ E non c’era niente, all’inizio?”

Dall’essente si irradia luce. Le sue manifestazioni sono angeli, alcuni più luminosi, che si possono avvicinare fino ad attingere dalla fonte, e altri più fragili che non possono avvicinarsi troppo perchè non potrebbero sopportare lo splendore.

Senza questa unica differenza -la prima separazione tra più e meno- non si sarebbe messa in moto tutta la Creazione. Un angelo che poi è stato chiamato Lucifero (ma allora forse non aveva un nome preciso e veniva chiamato solo ed era solo un ha-śaṭan, cioè un “colui che si oppone”) venne d’improvviso còlto da un pensiero completamente nuovo: stava forse cantando: “amarti ed essere amato da te è sublime” quando desiderò che qualcuno si rivolgesse così a lui.
In quel momento il suo cuore divenne nero.

Perchè il suo cuore è diventato nero?

Perchè amare ed essere amati dona luce, voler essere adorati per avere potere e compiacersene porta verso le tenebre.
Quella macchia nera è il seme da cui nascerà Tutto il resto: come nella riproduzione per gemmazione, Dio mette nel cuore di una sua manifestazione l’ambizione di voler essere un altro polo di potere, un calco al contrario, una macchia di buio che si espande nella luce.
Ecco perchè lo chiamano Lucifero: il suo buio ha reso evidente l’esistenza della luce divina, dunque lui ha “portato la luce”, come indica il suo nome.
L’oppositore si rivolge agli angeli inferiori,“oh, che bello adorare Dio!” e tutti gli angeli inferiori in coro: “che meraviglia adorare Dio” “e non vi piacerebbe potervi avvicinare a Dio, adorarlo da vicino?” chiede Lucifero “non possiamo perchè ci bruceremmo; Dio ha stabilito così perchè ci ama” “Dio ha stabilito così perchè non vi ama, amate me e io vi permetterò di adorarmi”
Il semino nero vuole espandersi, gli angeli non sanno il bene e il male, gli angeli sanno solo amare, Lucifero dirige il loro amore verso di sè ed essi lo adorano. Per nascondere la macchia scura sulla veste gli fabbricano un mantello rosso, rossa è la luce quando non arriva più diretta come a mezzogiorno, è la luce del tramonto, meno potente.

Michele, amico di Lucifero, vede ciò che accade. Come gli altri angeli non sa distinguere il bene dal male, però il suo nome gli permette di rilevare qualcosa di “strano”: Michele significa infatti "Chi è come Dio?", il suo nome è una domanda, che contiene una risposta. Quando ammira lo splendore, la giustizia, la bellezza, l'amore, la forza di Dio, lui si chiede solo "chi altro potrebbe mai essere così?"

Michele riferisce tutto a Dio, così per la prima volta un angelo si rivolge a Dio non solo per adorarlo.
Questo era lo scopo di Dio: un embrione di dialogo sta nascendo. embrione perchè Michele gli dice ciò che già sa, ma qualcosa si sta muovendo. Dio ordina a Michele di riferire a Lucifero il suo messaggio “distruggi il tuo cuore e io te ne darò uno nuovo, pulito e splendente. Se invece vorrai continuare a farti adorare come un dio dovrai andartene via, perché qui c’è un solo Dio”

Perchè ci può essere un solo Dio?

L’amore vero, autentico, è quello divino, nel regno divino non c’è spazio per l’egoismo. Ma l’egoismo serve se si vuole creare qualche cosa di autonomo, qualcosa con cui davvero dialogare in uno scambio di crescita. Se tutto è puro amore, tutto è perfetto ed immutabile.
E così Dio, come supremo gesto di amore, si ritrae, per lasciare uno spazio che non sia occupato dalla sua luce, forse ritrae un lembo del suo manto divino: il semino, con la sua coda di angeli minori, sta iniziando la sua strada per creare una nuova vita.
Michele, su ordine di Dio, apre con la spada un passaggio nel regno divino e i ribelli vi precipitano, cadendo fuori dalla luce. 
I loro corpi persero luce e leggerezza, la loro voce divenne roca e stridula, le loro ali divennero scure e rigide come quelle dei pipistrelli e le dita artigli.

Si erano ammalati?

Sì, quando ci si allontana dalla luce si prende freddo e ci si ammala.
Ma anche così trasformati, continuavano a desiderare di tornare nel regno divino, non più per amore verso Dio, ma perchè lì si stava meglio, al calduccio.
Così costruiscono un drago con corpo di serpente, artigli e denti aguzzi e ali di pipistrello, per dargli vita uno di loro entra nel suo corpo.

Con che cosa lo costruiscono?

Forse usano pezzi del loro corpo, quando erano angeli divini erano impalpabili, fatti di pura luce, ma cadando si sono raffreddati e induriti, sta nascendo la materia.
Con il drago volano fino al Regno: con gli artigli cercano di penetrare di nuovo attraverso la fessura aperta da Michele.
Questa volta la spada di Michele colpisce il drago che precipita giù, sbatte sul fondo dello spazio fuori dalla luce e ne sfonda la base, precipita nell’abisso
Allora Dio si affaccia sull’abisso e dice:
“Se volete restare oppositori potete farlo, ma dovrete rimanere negli Inferi e non potrete più entrare nel mio Regno.
Tuttavia sarete sempre sotto il mio potere, accettate?”
I diavoli ringhiano “sì”

IN PRINCIPIO DIO CREò IL CIELO, il suo regno di angeli e amore, tutto ciò che è leggero e luminoso, E LA TERRA, ciò che è scuro e pesante, che sta in basso, lo yin e lo yang.
In mezzo tra la materia e lo spirito, come anello di congiunzione, nello spazio intermedio tra ciò che è divino e ciò che gli si oppone, Dio progetta il posto d'onore per una creatura altra da sè, autonoma, con cui dialogare.



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