martedì 31 luglio 2018

Il Quarto Stato Colorato: il piccolo Volpedo di Volpedo - 4

Volpedo, 1901. Il pittore Pellizza da Volpedo termina quadro del Quarto Stato, col desiderio di poter contribuire con la sua arte alle "idee che si muovono", al sogno - ancora poco realistico e per niente realizzato all'inzio del Novecento - di poter cambiare la condizione sociale degli ultimi, dei lavoratori salariati a quel tempo ancora privi di diritti, ma che iniziavano a prendere coscienza e a lottare per una vita migliore. (vedi La Festa dei lavoratori e il Quarto Stato - 1)

Volpedo, 2016. Viene battezzato il piccolo Stefano Volpedo, figlio di rifugiati nigeriani ospiti a Volpedo che, insieme ad altri rifugiati, grazie alla collaborazione con l'Amministrazione comunale, l'Associazione Pellizza e la parrocchia di Volpedo, hanno imparato l'italiano, hanno svolto lavori di utilità comunale e hanno trovato lavoro presso aziende agricole locali.
In un territorio afflitto dallo spopolamento e dall'invecchiamento della popolazione, avere nuovi abitanti, giovani e pieni di buona volontà può essere una grandissima ricchezza, se essi sono messi nella condizione di lavorare, di farsi conoscere e dimostrare la loro grande voglia di imparare e di darsi da fare. (vedi il Quinto e il Diciassettesimo Stato -2)

A Volpedo più di cent'anni fa qualcuno sognava un mondo più giusto, in cui "chi ha molto sofferto" potesse vivere in modo dignitoso.
A Volpedo oggi c'è qualcuno che che non si limita a sognare ma continua a fare muovere le idee e ad accogliere nuovi lavoratori nella marcia pacifica verso un futuro più giusto e più equo in cui ognuno può rendersi utile e guadagnarsi il proprio posto senza essere un peso o un problema ma una risorsa!


La Festa dei lavoratori e il Quarto Stato - 1
il Quinto e il Diciassettesimo Stato -2
Il Sesto Stato dei Senzadignità - 3 

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