mercoledì 27 giugno 2018

6 - Le domande dei migranti: spiegateci la legge Bossi-Fini

Varzi, 8 giugno 2018.
Dopo la visione del film "Welcome"(vedi "ricordare il passato per dimenticare il presente"), i migranti hanno posto alcune domande agli italiani.
Le prime riguardavano le leggi sull'immigrazione in Italia e hanno trovato un pubblico un po' impreparato.

Migranti: Chiunque può chiedere un visto turistico per venire in Italia?

Italiani: Beh, come turista sì, si può venire in Italia.

Young man on holiday standing with arms spread openFALSO: In base ad una recente modifica introdotta dalla legge Bossi Fini, il visto turistico può essere rifiutato senza che venga emesso un provvedimento motivato (art. 4, T.U. sull’Immigrazione). Il consolato italiano può infatti rifiutare il visto d’ingresso senza fornire nessuna spiegazione, sulla base della presunzione che la persona interessata possa trattenersi illegalmente in Italia allo scadere del termine.


Migranti: Se vengo in italia con un visto per turismo o per studio e trovo un lavoro, posso chiedere un permesso di soggiorno per lavoro?

Italiani: Se vieni come turista no, però se vieni per studio...

VERO: Se vieni come turista puoi fermarti per tre mesi e poi te ne devi andare, in quel tempo non puoi lavorare e il visto non può essere convertito in permesso per lavoro.
Se hai un visto per studio è molto difficile poter ottenere un permesso per lavoro, a meno che non si tratti di un percorso universitario.

Migranti: Come faccio a entrare legalmente in italia se voglio lavorare?

Italiani: Devi trovare qualcuno che ti vuole assumere e poi fare la richiesta...

FALSO: La legge non prevede che una persona possa trovare un datore di lavoro per poi farsi regolarizzare. L'unico modo per entrare legalmente in Italia per motivi di lavoro è aspettare che vengano aperti i flussi che indicano i numeri dei migranti che possono entrare nel paese e i settori in cui possono essere impiegati, quindi avere un datore di lavoro disposto a farti un contratto di lavoro senza averti mai conosciuto di persona.
Fino ad alcuni anni fa, la prassi per la regolarizzazione era la seguente: i migranti entravano (o si fermavano dopo la scadenza del visto turistico) irregolarmente, trovavano un lavoro nero e poi il datore, con l'apertura dei flussi o con qualche sanatoria, faceva la richiesta per il permesso di soggiorno. I migranti dovevano quindi tornare al proprio paese (spendendo soldi per il viaggio e sospendendo il lavoro) per attendere il permesso.
Negli ultimi anni però non sono stati aperti flussi nè ci sono state sanatorie.
Di fatto oggi non è possibile cercare fortuna in Europa come hanno fatto gli italiani all'estero per secoli.
Di fatto, cercare lavoro in Europa oggi è illegale.


Migranti: Chi scappa dal proprio paese per necessità può diventare un rifugiato?

Italiani: Beh, sì...

VERO IN PARTE: Negli ultimi anni chi è arrivato in Italia con gli sbarchi dalla Libia è stato automaticamente inserito nei percorsi previsti per la richiesta di status di rifugiato, poichè ad oggi non sono previste altre possibilità di regolarizzazione in Italia. Moltissimi di questi richiedenti non avevano intenzione di avanzare alcuna richiesta, perchè sono venuti solo per lavorare: si autodichiarano migranti economici finchè non gli viene spiegato che se sono qui per lavorare non potranno mai avere un permesso di soggiorno e quindi non potranno mai lavorare.

Chi fa la richiesta per diventare rifugiato ottiene un permesso di soggiorno per il periodo in cui aspetta di poter raccontare la propria storia alla Commissione che valuterà la richiesta. Questa attesa può durare anche più di due anni. E' considerato rifugiato - e può ottenere l'asilo politico - solo chi può dimostrare che tornando nel proprio paese subirebbe una persecuzione personale per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche. Chi non ha subito una persecuzione personale nel proprio paese ma corre il rischio di subire un grave danno può ottenere una protezione sussidiaria. Se non sussistono i requisiti per l’asilo politico né tanto meno quelli per la protezione sussidiaria, è possibile ottenere una protezione umanitaria. Negli ultimi tempi di simili permessi ne sono stati rilasciati pochissimi, chi non ottiene i documenti è invitato ad andarsene dall’Italia. Nei fatti si ritrova per strada, clandestino.




Migranti: Se i richiedenti asilo, nel tempo in cui aspettano la Commisione, studiano, fanno volontariato e lavorano con un regolare contratto di soggiorno dimostrando di avere voglia e capacità di integrarsi, la Commissione ne terrà conto?
Italiani: Beh, chi si impegna e ha un contratto di lavoro può avere un permesso di soggiorno…
FALSO: La Commissione valuta se ci sono gli estremi per riconoscere lo status di rifugiato e il diritto alla protezione. In certi casi l'impegno, lo studio e il lavoro sono considerati la dimostrazione che il richiedente non è una persona vulnerabile e in quanto tale non merita protezione. Decisione corretta e coerente, che diventa assurda in un contesto in cui questa persona non avrà nessuna altra possibilità di regolarizzarsi in Italia. Se la commissione non concede i documenti, anche chi ha un contratto di lavoro in regola non può ottenere un permesso di soggiorno, perderà il lavoro e sarà clandestino a vita.
Migranti: Chi garantisce la mia sicurezza in Italia, se sono un migrante?
Italiani: Se hai i documenti sei garantito come gli italiani…. se non li hai però...beh, magari tipo al Pronto Soccorso ci puoi andare.
VERO IN PARTE: Se sei clandestino non puoi rivolgerti alla polizia (se sei un migrante regolare comunque, purtroppo, è meglio che ci pensi due volte prima di farlo). Se sei clandestino e vai al Pronto Soccorso devono curarti ma possono anche denunciarti.


1 - Ricordare il passato e dimenticare il presente (la Shoah e gli accordi con la Libia)
2 - Obbedienza vs Umanità
3 - Criminalizzare l'umanità: il reato di solidarietà
4 - Parlare di immigrazione con i migranti, per esempio...
6 - Le domande dei migranti: spiegateci la Bossi-Fini
7 - Le domande dei migranti: NO CAPITO

La Festa dei lavoratori e il Quarto Stato - 1
il Quinto e il Diciassettesimo Stato -2
Il Sesto Stato dei Senzadignità - 3 
Il Quarto Stato Colorato: il piccolo Volpedo nato a Volpedo - 4

Canti Migranti



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