Il sesto giorno creò
l'Umano, maschio e femmina.
Le pietre sono ferme e senza
vita. Le piante, ancorate alla terra e anelanti al cielo, crescono
guidate dagli astri. Gli animali si muovono spinti dall'interno da
leggi perfette in armonia con il Creato. L'Umano invece sarà posto tra le creature e il divino, tra la Materia e lo Spirito.
Disse “Facciamo l'Umano a
nostra immagine e somiglianza” e duplicò la propria immagine in
un'immensa forma di luce divinamente perfetta per rispecchiarsi e
dialogare.
Ma quando l'Umano aprì gli
occhi, la luce divina che ne uscì fu talmente splendente che gli
angeli dovettero costruire un Grande Vaso per contenerla ed evitare
che essa bruciasse il Creato.
Quando però lo sguardo del
Creatore e del suo riflesso si incontrarono, la luce che sprigionò
dall'Umano fece esplodere il vaso che si frantumò in mille pezzi. La
più grande parte della luce divina ritornò in alto verso il Regno
del Puro Spirito Divino, solo alcune scintille rimasero attaccate ai
cocci scuri di materia e caddero sulla Terra.
Allora il Creatore fece
chiudere gli occhi all'Umano e modellò nel fango una piccola figura
simile agli altri animali, ma che potesse imparare a ergersi in
verticale in equilibrio tra la Terra e il Cielo, tra la Materia e lo
Spirito. Prese quindi una briciola dall'anima dell'Umano Primordiale
e la espirò nel piccolo corpo che chiamò Adamo, Essere Umano fatto
di terra per contenere lo spirito.
Il Creatore divise in due il
piccolo umano creando due metà non perfettamente identiche e mise in
entrambe il desiderio e il bisogno dell'Altro.
Affidò poi ad essi e al
loro desiderio di unirsi il compito di creare altri esseri umani,
ciascuno dentro al proprio corpo, e ad ognuno il Creatore diede in
custodia un pezzettino dell'Anima dell'Umano Primordiale creato a
immagine e somiglianza del Divino Spirito.
A qualcuno fu affidato una
briciola proveniente dalla mano dell'Umano, ad altri dalla testa o
dal cuore. E sulla Terra gli esseri cercano chi proviene dalla stessa
parte: tutti quelli la cui anima è stata tratta dal piede dell'Anima
Primoridale si dovranno incontrare perchè il Grande Piede possa
muoversi e andare avanti, chi proviene dalla Bocca dovrà unire la
propria voce a chi proviene dalla Bocca.
E ciascuno al tempo stesso
dovrà cercare la propria scintilla divina frugando tra i cocci
taglienti. Perchè quella scintilla è la radice che lega ogni anima
col Regno dello Spirito e quel coccio, quella corteccia dura che
imprigiona la luce, è il grumo di materia che ognuno deve
metabolizzare e restituire smussato e reso luminoso dal lavoro
spirituale.
E un giorno tutte le anime
ricreeranno l'Anima Primordiale, ciascuna ricollegata con la propria
radice scintillante al Regno divino come un cordone ombelicale.
Ciascuna porterà il proprio
coccio, grande o piccolo, levigato o aspro, e insieme si ricostruirà
il Grande Vaso Restaurato, più resistente e splendente del Primo
Vaso e la luce divina potrà esservi contenuta e lo Spirito sposerà
la Materia e l'Anima ritornerà Una e il Creatore e l'Umano a sua
immagine e somiglianza potranno guardarsi negli occhi, abbracciarsi e
fondersi ritornando all'Uno.
1 commento:
grazie, sempre bello leggerti.
Posta un commento