Le
donne, stupite e curiose, avevano chiesto di partecipare, avevano
chiesto dove fosse il Luogo, ma gli uomini avevano mantenuto il loro
segreto. Fino alla seguente Luna Piena.
Quel giorno erano stati svelati alle donne i simboli di pietra che erano stati posti nel bosco per ritrovare la capanna.
Il
giorno seguente decisero di celebrare presso la capanna il Solstizio
d'Estate. Erano cinque donne e un Uomo, che valeva come cinque uomini.
Dopo
aver invitato gli spiriti a partecipare con ritmi e canti che
sembravano scaturire come dal luogo stesso, ognuno iniziò il proprio
viaggio sciamanico alla ricerca dello Spirito di Sagliano, guidati solo
dal ritmo del palo de agua.
Riaprendo gli occhi, a turno ci siamo raccontati...
- Io non ho incontrato animali, ho visto più che altro piante, frassini e
castagni, e fiori, rose...le vedevo come se fossi un insetto, forse un
coleottero.-

- Io sono entrata dentro a un cunicolo scuro, all'uscita continuavo a
vedere buio e non riuscivo a vedere niente, poi ho capito che ero dentro
a una cerva e giardavo attraverso i suoi occhi. Mi ha chiesto di aprire
gli occhi e di camminare nel bosco. Ma io non volevo abbandonare il
cerchio e le ho chiesto se era lei lo spirito guida di Sagliano e se
potevo uscire dal suo corpo e vederla. Poi ho sentito come se stessi
bevendo dell'acqua che scendeva giù attraverso di me come se avessi una
gola molto ma molto più grande della mia. Ero dentro la cerva ma volevo
uscire, volevo vedere com’ era lei, ma appena uscita lei se né andata,
ho visto solo le zampe posteriori e la sua coda scomparire nella nebbia.
Allora rimasta da sola chiedevo “ma chi è lo spirito guida di
Sagliano?” sono passati un’Aquila ed un Lupo nel bosco, tante immagini
della Locanda e poi mi sono addormentata. -
- Anche io ero alla ricerca dello spirito di Sagliano e ho sentito un
serpente, ma è passato veloce, troppo fugace. Ho incontrato un cinghiale
e gli ho chiesto “Sei tu lo Spirito di Sagliano?” E lui mi ha risposto
“No”. Poi mi sono accorta che ero arrivata proprio qui, dove siamo
adesso, ho visto da fuori il cerchio e mi sono vista che suonavo. E poi
da lì ho visto apparire un cervo che scendeva giù dal torrente, al posto
del pelo aveva muschio e al posto delle corna rami su cui giocavano gli
scoiattoli, quando ha aperto la bocca ho visto che al posto della
lingua c'era il questo Torrente. Gli ho chiesto se fosse lo spirito di
questo luogo e non mi ha risposto, mi ha detto solo che aveva sete. Gli
ho chiesto se aveva qualche messaggio per le persone della Locanda e mi
ha detto che bisognava cercare una pietra bianca da mettere nel forno a
legna verso la parete dove perde acqua. Prima di andare ho anche fatto
in tempo a incontrare il mio animale guida, che è una lupa. -

Ognuno
ha il suo ruolo, ognuno deve fare la sua parte. Per il lupo non c'era
nemmeno bisogno di dire queste cose, le cose sono così. E' normale, non
potrebbero che essere così. Il lupo può vivere da solo, ma con il branco
è più forte, il branco può fare a meno di un lupo, ma se ci sono tutti
il branco è più forte. Ma noi non siamo lupi... “Ok, va bene, ma allora
io che cosa devo fare?”. Non ottengo risposte ma vedo sempre come in
sovrimpressione il branco e capisco che quel lupo è una lupa, ha dei
cuccioli già un po' cresciuti, se ha figli è sicuramente la compagna del
capobranco. In effetti non mostra di avere un ruolo dominante ma si
vede che è rispettata. Ha un rapporto paritario con il capobranco.
La
lupa ha altro da fare, senza salutarmi rimane col branco. Resto ancora
un po' in riva al Torrente chiedendomi se per caso incontrerò lo Spirito
di Sagliano, forse no, è passato già tanto tempo. A un tratto con la
coda dell'occhio vedo in alto a destra una civetta bianca che illumina
tutta la valle, come se non fossimo più all'ombra ma sotto alla luce del
sole. Mi dimentico dello scopo della mia ricerca e sento il bisogno di
chiederle qualcosa rispetto alla relazione con il mio compagno. Come
risposta vedo una pietra bianca illuminata dal sole. “Lui è la tua
pietra bianca”. Questo è il messaggio, incomprensibile per me. In quel
momento sento un refolo di vento fresco sulla pelle e mi sembra che il
torrente sia percorso da un'ondata di acqua che si infrange sulle rive
impetuosa. Il messaggio è forte e chiaro e mi arriva diretto: “SCORRI”.-
- Io sono entrata nel solito buco nel terreno che si trova qui dietro nel bosco, questa volta però era un buco verticale, come uno scivolo ripido e umido, ma non era un precipitare nel vuoto, ero contenuta dalle pareti, procedevo scivolando col sedere, non potevo vedere dove stavo andando, sentivo col il corpo prima di poter vedere con gli occhi. All'uscita mi sono trovata in una pozzetta di acqua tiepidina, stavo ancora cercando di capire dove fossi quando mi sento sollevare da sotto, qualcosa di enorme emerge dall'acqua, sono sulla schiena di una balena! Allora la riconosco, l'ho incontrata spesso nei miei sogni, ma l'avevo sempre vista incrostata di alghe e conchiglie, mentre questa volta la sue pelle è nera e lucida.

Poi
succede una cosa incredibile: faccio l'amore con il mare, l'acqua entra
dentro ed esce, sento l'acqua dentro e fuori di me, io sono solo un
involucro.
Quando
approdo alla spiaggia incontro un essere, che non è ne umano né bestia,
ma è maschio, lo conosco, l'ho già incontrato tante volte. Il tempo è
quasi finito, so che tra poco dovrò fare ritorno, lui mi sospinge con le
mani/zampe, facendomi rotolare dolcemente verso una grotta, non c'è
bisogno di fare l'amore, sono già soddisfatta, mi avvolge da dietro e
rimane tenendomi. Mi placo e dormo, al risveglio è l’alba. Usciamo dalla
grotta, lui tiene in mano il filo luccicante e io posso alzarmi in volo
come un aquilone con braccia e gambe stese nell’aria, parallela alla
spiaggia, in alto in alto. Arriva il momento di andare via, lui arrotola
il filo e io atterro. Rimango di fronte a lui chiedendomi come poterci
salutare, finché ci abbracciamo e ci fondiamo in una sintesi. Questa
volta non posso lasciarlo lì, me lo porto via dentro di me. -
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