martedì 19 febbraio 2013

Lutero e l'inquietudine

Parafrasando il noto motto femminista
che tanto progresso porto' alla nostra civilta':

L'UTERO E' MIO E ME LE GESTISCO IO

oggi sentirei la necessita' di tatuarmi da qualche parte:

L'INQUIETUDINE ESISTENZIALE E' MIA 
E ME LA DEVO GESTIRE IO

Se tenessimo in conto questa grande verita' 
il mondo ne avrebbe grande giovamento.

(ecco magari cerchiamo di non arrivare proprio fino alla dieta di vermi...)



...
Poi magari, una volta che ciascuno ha capito che cosa c'e' di strettamente personale
nella propria personale inquietudine
allora magari a quel punto
potremmo prendere quello che rimane
che non e' scioglibile ne' digeribile ne' gestibile individualmente
e vedere un po' di che si tratta
e magari gestirlo insieme.

Del resto anche l'utero, una volta chiarito di chi sia,
e' piacevole gestirlo in comune...


(che poi ogni tanto penso che mi ci vorrebbe una cooperativa...
no! non per gestire l'utero!
parlavo della mia inquietudine...)

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