lunedì 22 luglio 2013

Dal Coccige al Terzo Occhio - chi mi aiuta?

Avevo giusto capito dove fosse il nodo.
Potevo fare un disegnino: l'energia che parte da sotto, dai chackra bassi per dirla mistica, sale molto bene e si espande nel petto, ma mi si blocca all'altezza della gola e per questo ci sono cose in basso che non vengono comunicate in alto. Invece l'energia che scende giù dall'alto, dalla parte spirituale o intellettuale, arriva fino al petto e mi si incastra nel diaframma. Così quello che parte da sotto non si esprime sopra, quello che arriva da sopra non si esprime sotto. E avevo anche capito che aveva un senso questo tipo di organizzazione. Diciamo che mi è servita per approfondire separatamente il sopra e il sotto e per tenere in ordine un po' di cose.
Adesso però vorrei integrarli. Sì, vorrei sbaraccare i posti di blocco, grazie mille per il vostro lavoro, adesso basta. Ciao.
Ma mica è così facile!

la mia ex auto
Nel frattempo mi faccio due settimane di centro estivo con 28 bambini, più i miei, e poi tornando mi schianto in auto contro una centralina dell'enel, distruggendo la centralina (che sul momento non è esplosa, ma quando hanno spostato la vettura ha fatto fiammate) e riducendo la lunghezza della macchina di qualche spanna, oltre che finendo di rompere i vetri (il vetro davanti, quello del conducente, era già rotto, mi era esploso adosso la settimana prima aprendo la portiera, lasciandomi però solo una piccola ferita al centro del petto). I bambini per fortuna o forse per miracolo non si sono fatti niente e forse neanche io, a parte una bella botta congiunta di cintura e airbag proprio in quell'area che va dalla gola al diaframma che avevo tanto desiderato di sbloccare. Grazie per l'esaudimento del desiderio, giusto un po' brusco, ma si sa che quando ho chiaro dove devo andare non ho mai la pazienza di arrivarci per la strada spianata.
Non ho ancora avuto modo di comprendere l'ampia ricaduta di effetti benefici conseguenti a questo evento, a parte l'obbligo di stare sdraiata e - si spera- una maggiore consapevolezza dei miei limiti (pare che la causa dell'incidente sia stato un colpo di sonno, giustificato secondo alcuni dalla stanchezza conseguente alle 2 settimane di campo e anche- come ha suggerito la nostra vicina, la signora Vittorina- dalla pizza con acqua fredda che aveva ingerito 15 minuti prima dell'impatto "sarà stà la digestiùn...", sì, e poi anche il fatto che io la sera è meglio che non guidi "la nott l'è fa' per ripusa'" dice sempre la saggia Signora Vittorina).
sacro cuore
Dell'abrasione che la cintura mi ha fatto rompendomi la catenina non resta se non una ferita nel centro del petto- dove inizialmente al confronto col il collo non c'era niente. Mi sembra anzi che la ferita sia nello stesso punto in cui mi aveva tagliato il vetro del finestrino, poco sopra l'altra cicatrice che 13 anni fa, dopo una piccola bruciatura, aveva iniziato a crescere e pulsare rimanendo dolente e rossa per quasi due anni. Insomma in quei centimetri di sterno c'è qualcosa che succede... e che coincide esattamente con la zona della schiena che mi fa spesso male e dove mi sembra di avere come un portale che al contatto si apre e mi fa affacciare su altre dimensioni, maquesta è un'altra scuola
Dicevo che a parte l'abrasione non sembra mi sia successo niente di grave anche se per più di una settimana appena mi alzavo in piedi venivo presa da un dolore atroce alla testa e da nausea e confusione mentale abbastanza marcata e dovevo sdraiarmi.
sacro osso
Una sensazione molto simile a quando mi sono rotta il coccige 13 anni fa che se mi alzavo mi girava tutto, avevo paura che mi si aprissero crepacci sotto ai piedi e camminavo appoggiandomi al muro. Ero caduta dalla bici per un errore di longimiranza: ero senza occhiali perchè in una notte di bufera a Trieste sul molo la bora me li aveva strappati e gettati in mare, stavo facendo una pedalata al parco con il mio amico Dario e la strada svoltava a destra in modo molto evidente visto che proseguendo dritto si poteva solo andare a sbattere contro un cancello, ma senza occhiali non era così evidente e il mio amico curvando aveva urtato la mia incertezza ed ero caduta al suolo sbattendo il sedere- cosa non banale da ottenere visto che tutto avrebbe presagito che picchiassi il fianco, il gomito e il ginocchio che invece erano illesi. Anche in quel caso avevo capito subito il messaggio: avevo di fronte a me nella vita due strade, di cui una non era percorribile e tanto valeva prendere l'altra. Avevo quasi 20 anni, è inutile dire che tutto questo riguardava l'Amore, nella fattispecie un amore che amavo definire impossibile anche se il signor osteopata che mi curò toccandomi il cranio mi fece notare che non esistono amori impossibili. Sul dolore al coccige avevo scelto di traslare il dolore legato alle mie pene amorose che a sua volta fungevano da catalizzatrici per chissà quali e quanti altri nodi e dolori ingiustificabili. Ero appena andata a vivere fuori casa, studiavo a Trieste, il coccige mi tornava utile come madre sostitutiva, non potevo più dire "la mamma non vuole" per trarmi d'impaccio e così lui gentilmente mi faceva male quando stavo per infilarmi in situazioni stupide o dannose. (Avevo scritto nel mio libro con le pagine bianche rilegato in pelle e intitolato "Il Rinascimento in Europa" dove stavo scrivendo la mia autobiografia come se scrivessi un trattato antropolgico sull'Europa, un capitolo dedicato al Golpe del Comandante Coccige).
Da allora ho iniziato un viaggio al confine tra il medico e il mistico a partire dal primo chackra (guardatevi su google dove è situato se non lo sapete, se no mi censurano il blog, oppure cercate il quadro "l'origine del mondo" di Courbet che raffigura proprio il primo chackra ma non metto qui per rispetto nei confronti di mia nonna che legge sempre il mio blog.)
Rodin- Danaide (vedi nota sotto)
Ho sviluppato una sensibilità particolare all'osso sacro, che tecnicamente è costituito da cinque segmenti ossei fusi tra loro, e ho scoperto che si può perfino farlo scrocchiare (una goduria!). Da lì ho proceduto negli anni salendo lungo la colonna. Negli ultimi tempi mi stavo occupando ogni mattina di sbloccare qualcosa nel punto in cui la schiena diventa collo, che aveva preso a scrocchiarmi anche solo quando facevo un respiro profondo.
Stavo proprio ragionando in questi mesi sul fatto che ormai il mio viaggio risalendo la colonna doveva fare il salto dal collo alla testa e mi chiedevo come avrei potuto fare.
Non avevo pensato alla perfetta soluzione del Colpo di Frusta!
Ecco, ora, solo per chi mi vuole così bene da essere arrivato fin qui a leggere, ho la questione su cui cerco aiuto.
Per una settimana dopo l'incidente ho avuto un malditesta tremendo che in piedi diventava insopportabile, come una morsa che mi stringeva il cranio. Poi l'altra notte all'improvviso mi è passato. Grazie a un sogno.
Parlavo con una donna sulla cinquantina con una massa di riccioli bianchi sciolti sulle spalle, molto formosa ed estroversa, parlavo del mio percorso alla scuola di arteterapia e intanto mi tenevo le dita premute in mezzo alla fronte nel tentativo di dare sollievo al dolore.
A un certo punto lei mi guarda e mi dice: "Ma tu sei una veggente". Avvicina le labbra al posto in cui si dice ci sia il terzo occhio e, senza toccarmi, aspira.
Il terzo occhio è la famosa ghiandola pineale?
Il dolore aumenta tantissimo, è insopportabile e allora mi accorgo che quel nero che vedo dentro di me è costituito da strati fittissimi di immagini colorate, queste immagini ostruiscono quel buco che sento in mezzo agli occhi e si accalcano dilatandolo dolorosamente come per un parto.
Da quel momento il dolore alla testa se ne andato. Non mi sento tanto più veggente o illuminata di prima, ma so dove devo concentrarmi per proseguire. E come al solito non so da che parte cominciare. Qualcuno ha dei consigli su come fare ginnastica per il Terzo Occhio?

(nota all'immagine: mi accorgo ora che la scultura di Rodin che ho scelto raffigura una delle figlie di Danao che, per aver ucciso i mariti, sono condannate negli Inferi a riempire botti con il fondo bucato. In effetti mi sono sempre chiesta perchè quella signorina fosse così stanca. E a pensarci bene mi sentivo esattamente così quando avevo preso la botta sul coccige e si erano indeboliti e indolenziti tutti i muscoli del perineo: non riuscivo a contenere l'energia che continuava a uscire come una botte col fondo bucato...)


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