mercoledì 4 dicembre 2013

Cintura nera di castità

Perchè anche alle oneste madri di famiglia può capitare di sognare un divo del cinema.
Ma anche nel sogno non possono fare a meno di essere oneste.

La premessa è che avevo visto il corto “il circo della farfalla”, la classica storiella dello storpio senza gambe e senza braccia che finalmente riesce a scoprire il suo talento per cui smette di essere un'attrazione per la sua menomazione e viene apprezzato per ciò che sa fare.
Il corto però ha delle belle immagini e atmosfere e la figura del direttore del circo mi colpisce perchè anche io vedo in ogni essere umano una creatura meravigliosa e mi piace creare occasioni in cui le persone possano riconoscere e far conoscere le proprie doti.
A riguardarlo per la seconda volta con mio figlio rilevo che forse la figura del direttore mi aveva colpito anche per i baffi, forse, o gli occhi? Insomma, come si chiama questo tizio? Eduardo Verastegui, un fotomodello cantante attore messicano tamarrissimo e con lo sguardo vacuo al confine tra l'illuminazione e la demenza.
Ma oltre ad essere impegnato nel sociale come ogni vero uomo di spettacolo, questo sexsymbol è pure un ferventissimo cattolico. Chissà perchè la sua foto con il crocifisso ha la capacità di fare svanire nel nulla qualsiasi pensiero anche solo vagamente tiepidino nei suoi confronti... Allora forse è vero che la croce ha il potere di scacciare satana!

Per concludere l'opera di raffreddamento e poter tornare a pensare serena che è Ale l'uomo più bello del mondo, mi sono anche guardata una intervista in cui Eduardo spiegava che, dopo una adolescenza da sciupafemmine (che più probabilmente erano le femmine a sciupare lui) ha avuto una svolta mistica e ha deciso di conservarsi casto fino al matrimonio, per mantenersi prematuramente fedele alla sua futura moglie che ancora non conosce. Pare che siano 10 anni che questa fortunata attende di essere incontrata da lui, nel frattempo il bellone spiega alla maliziosa giornalista che certo che le tentazioni le sente, e che infatti per poter tener fede al suo voto di castità va ogni mattina in chiesa.
Devo ammettere che queste confessioni- che nessun paparazzo è mai riuscito a smentire- hanno mosso in me della stima, accanto al pensiero che forse in realtà si tratta solo di un gran narciso ed è per questo che non vede il senso di perdere tempo con le donne che gli svengono ai piedi.

Sta di fatto che l'altra notte l'ho sognato, non nella versione figone, ma nella versione bravo ragazzo impegnato socialmente e cattolicamente non seducente, con lo spirito del direttore del circo farfalla. Stavamo visitando dei luoghi dove si sarebbe dovuto creare una comunità con la natura, i bambini, l'accoglienza, i disabili, i negri e le solite cose che sogno io, e lui mi stava mostrando uno stanzone dove ci sarebbe stata un'officina per aggiustare le biciclette. Mentre parlava di biciclette e disabili naturalmente diventava sempre più simile ad Ale e ci trovavamo sempre più in sintonia, finchè, per celebrare la gioia di aver finalmente trovato il luogo, i fondi e le persone per realizzare questo grande sogno, ci abbracciamo. Da molto vicino è proprio uguale ad Ale e infatti mi piace quasi quanto Ale (non proprio così tanto, ma diciamo che non mi dispiace). Quando però mi rendo conto che l'abbraccio sta prendendo una certa qual sfumatura un po' più... densa, mi sento in dovere di aiutarlo a mantenere saldo il suo patto con Dio (io per me non ero tanto preoccupata perchè tanto sapevo che era un sogno e che nei sogni tutto è lecito, però del resto neanche io volevo che la nostra intesa scivolasse su altri piani). Qui le strade sono due: o ci si allontana bruscamente e si stabilisce molto chiaramente di non superare mai i due metri di distanza di sicurezza, oppure si trova il modo di rimanere nello scambio spontaneo mantenendo ben chiaro dentro di noi quali sono i valori che ciascuno ritiene giusti e sacri.
E' così che mi ritrovo a sussurrare il Padre nostro all'orecchio di Eduardo Verastegui, ritrovando il mio centro e sentendo anche lui risintonizzarsi sulle sue scelte, senza nulla togliere al piacere di un abbraccio tra due persone che stanno condividendo un sogno, un progetto o anche solo un'esperienza utile per crescere e per conoscere meglio l'animo umano con le sue debolezze e le sue forze eroiche.

Suona la sveglia, apro gli occhi, sorrido, mi giro verso Ale per abbracciarlo e gli sussurro nell'orecchio:
Padre Nostro che sei nei cieli
Sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo Così in Terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti 
come noi li rimettiamo ai nostri debitori 
non lasciarci cadere in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen







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