Perchè
anche alle oneste madri di famiglia può capitare di sognare un divo
del cinema.
Ma
anche nel sogno non possono fare a meno di essere oneste.
La
premessa è che avevo visto il corto “il circo della farfalla”,
la classica storiella dello storpio senza gambe e senza braccia che
finalmente riesce a scoprire il suo talento per cui smette di essere
un'attrazione per la sua menomazione e viene apprezzato per ciò che
sa fare.
Il
corto però ha delle belle immagini e atmosfere e la figura del
direttore del circo mi colpisce perchè anche io vedo in ogni
essere umano una creatura meravigliosa e mi piace creare occasioni in
cui le persone possano riconoscere e far conoscere le proprie doti.
A
riguardarlo per la seconda volta con mio figlio rilevo che forse la figura del direttore mi
aveva colpito anche per i baffi, forse, o gli occhi? Insomma, come si
chiama questo tizio? Eduardo Verastegui, un fotomodello cantante attore messicano
tamarrissimo e con lo sguardo vacuo al confine tra l'illuminazione e
la demenza.
Ma
oltre ad essere impegnato nel sociale come ogni vero uomo di
spettacolo, questo sexsymbol è pure un ferventissimo cattolico.
Chissà perchè la sua foto con il crocifisso ha la capacità di fare
svanire nel nulla qualsiasi pensiero anche solo vagamente tiepidino
nei suoi confronti... Allora forse è vero che la croce ha il potere
di scacciare satana!
Per
concludere l'opera di raffreddamento e poter tornare a pensare serena
che è Ale l'uomo più bello del mondo, mi sono anche guardata una
intervista in cui Eduardo spiegava che, dopo una adolescenza da sciupafemmine
(che più probabilmente erano le femmine a sciupare lui) ha avuto una
svolta mistica e ha deciso di conservarsi casto fino al matrimonio,
per mantenersi prematuramente fedele alla sua futura moglie che ancora non conosce. Pare che siano 10 anni
che questa fortunata attende di essere incontrata da lui, nel
frattempo il bellone spiega alla maliziosa giornalista che certo che le
tentazioni le sente, e che infatti per poter tener fede al suo voto
di castità va ogni mattina in chiesa.
Devo
ammettere che queste confessioni- che nessun paparazzo è mai
riuscito a smentire- hanno mosso in me della stima, accanto al
pensiero che forse in realtà si tratta solo di un gran narciso ed è
per questo che non vede il senso di perdere tempo con le donne che
gli svengono ai piedi.
Sta di
fatto che l'altra notte l'ho sognato, non nella versione figone, ma
nella versione bravo ragazzo impegnato socialmente e cattolicamente
non seducente, con lo spirito del direttore del circo farfalla. Stavamo visitando dei luoghi dove si sarebbe dovuto
creare una comunità con la natura, i bambini, l'accoglienza, i
disabili, i negri e le solite cose che sogno io, e lui mi stava
mostrando uno stanzone dove ci sarebbe stata un'officina per
aggiustare le biciclette. Mentre parlava di
biciclette e disabili naturalmente diventava sempre più simile ad
Ale e ci trovavamo sempre più in sintonia, finchè, per celebrare la
gioia di aver finalmente trovato il luogo, i fondi e le persone per
realizzare questo grande sogno, ci abbracciamo. Da molto vicino è
proprio uguale ad Ale e infatti mi piace quasi quanto Ale (non
proprio così tanto, ma diciamo che non mi dispiace). Quando però mi
rendo conto che l'abbraccio sta prendendo una certa qual sfumatura un
po' più... densa, mi sento in dovere di aiutarlo a mantenere saldo
il suo patto con Dio (io per me non ero tanto preoccupata perchè
tanto sapevo che era un sogno e che nei sogni tutto è lecito, però
del resto neanche io volevo che la nostra intesa scivolasse su altri
piani). Qui le strade sono due: o ci si allontana bruscamente e si
stabilisce molto chiaramente di non superare mai i due metri di
distanza di sicurezza, oppure si trova il modo di rimanere nello
scambio spontaneo mantenendo ben chiaro dentro di noi quali sono i valori che ciascuno ritiene giusti e sacri.
E' così
che mi ritrovo a sussurrare il Padre nostro all'orecchio di Eduardo
Verastegui, ritrovando il mio centro e sentendo anche lui
risintonizzarsi sulle sue scelte, senza nulla togliere al piacere di
un abbraccio tra due persone che stanno condividendo un sogno, un
progetto o anche solo un'esperienza utile per crescere e per
conoscere meglio l'animo umano con le sue debolezze e le sue forze
eroiche.
Suona
la sveglia, apro gli occhi, sorrido, mi giro verso Ale per
abbracciarlo e gli sussurro nell'orecchio:
Padre Nostro che sei nei
cieli
Sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo Così in Terra
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
non lasciarci cadere in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
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