giovedì 18 giugno 2015

Grazie Maria Maddalena per questo Gesù



Tra i vangeli scritti nei primi secoli dopo Cristo che non sono stati considerati canonici, c'è anche il vangelo di Maria Maddalena. Nei vangeli ufficiali Myriam è presente alla crocifissione, alla morte e alla resurrezione di Cristo, a lei sola lui appare dopo la morte per chiederle di avvisare gli altri apostoli. Nella tradizione popolare Maria Maddalena viene presentata come prostituta penitente, anche se nessuna fonte attesta che vendesse il proprio corpo per denaro. Per un certo periodo è stata identificata (forse erroneamente) con la peccatrice che lava i piedi di Gesù con le proprie lacrime e li asciuga coi propri capelli. In questa occasione Gesù spiega al suo ospite scandalizzato che quella donna "ha molto amato" e che i suoi molti peccati le saranno perdonati. Ma amare molto e prostituirsi non sono sinonimi, credo... a meno che non vogliamo pensare che si tratti di un eufemismo. Sempre lei è stata anche confusa con la donna adultera salvata dalla lapidazione con la celebre frase "chi è senza peccati scagli la prima pietra". O forse è quella Maria Maddalena da cui Gesù ha scacciato sette demoni? Insomma, comunque sia non si direbbe che questa Maddalena fosse proprio una brava ragazza.

Basandosi sui vangeli apocrifi risulta invece che lei fosse la discepola più amata, a cui Gesù ha confidato conoscenze superiori, o addirittura che fosse sua moglie o la sua amante.
Io non voglio immischiarmi in queste faccende private e delicate, anche se in effetti è strano che Gesù non fosse sposato perchè nella cultura ebraica un uomo non è completo e non può diventare rabbino finchè non si sposa. Quindi se lui si fosse rifiutato di sposarsi fino ai 33 anni, certo questo avrebbe creato un grande scandalo e sarebbe stato menzionato nei vangeli visto che il celibato e la castità non erano considerate virtù.
Da piccola, quando mia nonna mi ha insegnato a fare il segno della croce dicevo: "nel nome del Padre, della Madre, del Figlio e dello Spirito Santo", tanto più che i punti da toccare erano 4 e con la Trinità se ne risolvevano solo tre. Ma non era femminismo precoce, è solo che io questo giro sono nata femmina e quindi è bello rivolgersi a un Padre Nostro, ma ci sono volte che avresti proprio bisogno di una Madre Nostra, però quando alzi gli occhi alla divinità che la tua cultura di nascita ti mette a disposizione non la trovi nella Trinità. Si vede che sta in cucina o a pulire i pavimenti...
Ad ogni modo, al di là di ogni femminismo, di tutta questa storia ne sappiamo solo da voci maschili e l'idea di sentire la versione di una femmina non mi spiace. E non perchè pensi che le donne siano meglio o chissà che, ma solo perchè direi che è giunto il tempo di riconoscere ufficialmente che il maschile e il femminile hanno la stessa fondamentale importanza e vanno accolti entrambi.
Peccato che quando si toccano argomenti religiosi con quest'ottica si passi subito per blasfemi.
Peccato, un vero peccato. Forse il vero Peccato Originale.





Di seguito riporto una mia rielaborazione ispirata al vangelo di Maria Maddalena, non ho modificato i contenuti, ho solo ritagliato di qui e di là:
 
Allora in Maestro disse: 
"La gioia non sorride a chi segue le mie orme
La gioia non sorride a chi raccoglie le parole

La gioia sorride a chi si sposta all’interno
Spostati all’interno delle mie orme

Lascia le tue orme dentro le mie orme

Spostati all’interno
Muoviti all’interno
perchè è dentro che troverai te stesso
perchè è dentro la gioia perduta
perchè è dentro la porta
la porta che porta all’esterno dei mondi
l’esterno che è il vero Interno.


Spostati dentro ponendoti nell’Uno,
Non andare nelle spaccature
Perchè in verità non vi è frontiera
Sono gli occhi a creare la frontiera


L’Uno nutre il molteplice
ed il molteplice rimanda all’Uno.
Io vi annuncio: non separate,
ma spostatevi fra le separazioni.
È così che vi porrete in voi.


Questa è la via della quiete
La quiete centro del cambiamento
Resta stabile nel cambiamento
L’Uno si avvicina nella quiete e nella gioia
Resta in quiete nel cambiamento:
Contempla la realtà del sogno dei mondi
e immagina il Sogno dietro a quel sogno
Bisogna uscire dal sogno dei mondi
perché la gioia nasce nel Sogno
che ha concepito il gioco dei sogni
che ha concepito il gioco dei mondi  
Comprenda chi vuole comprendere.


Comprenda chi vuole comprendere.
Dorma chi si compiace nel lamento dei sogni.
Vi dico questo:
L’Uno sta nel risvegliarsi al Sogno.
Il Sogno è oltrepassare
oltrepassare il sogno
il sogno delle frontiere
le frontiere della sofferenza
la sofferenza è il tu e l’io
il tu e l’io che sognano di essere due


Ciò che è Materia e ciò che non lo è
fanno parte del Sogno del mondo.
Esse sono Una, sono il gioco
col quale l’Oblio tesse la sua opera
La separazione è un gioco
La sofferenza è un gioco
La sofferenza nasce dall’orgoglio
L’orgoglio che gioca a separare.
La Materia è un sorriso dell’Eterno,
per farci uscire dai mondi
e farci volere la Realtà."


Uno di loro chiese:
"E che cosa è la Realtà?"
"La Realtà è Ciò che ha concepito il gioco delle realtà.
È immaginazione nella fiducia.
È ciò che genera la Conoscenza."
"Come raggiungere la Realtà?"
«Smontando ciò che non è Uno,
Contemplando la materia che inventa la frattura,
amando la frattura per i suoi giochi,
amandone i giochi per la strada che essa traccia verso il Gioco».


Poi disse ancora:
«Osando».



Nessun commento: