La montata lattea è un fenomeno che ogni volta mi coglie impreparata.
terzo mese |
settimo |
[questa foto me l'ha fatta la Mimmi, per fortuna ci sono le figlie femmine: la seconda gravidanza è completamente priva di documentazione fotografica].
la Carrà maturata |
la Carrà immatura |
La montata lattea è un momento trionfale, in cui il corpo, dopo aver compiuto il miracolo di aver prodotto ed espulso un umano in miniatura (ogni volta non ci si può credere, quando è uscito il mio terzo stavo per dire ad Ale "hai visto che era vero che ero incinta!"), inizia a secernere un liquido magico che cambia composizione di giorno in giorno e che ha il potere di nutrire il piccolo in modo diverso in base alle necessità e possibilità del suo stomachino, di favorire l'inedito lavoro del suo intestino, di passargli tutti gli anticorpi materni, un liquido che nei primi sorsi disseta e nei successivi sfama.
Appena nata la creatura istintivamente cerca il capezzolo, la mamma avvicina il suo piccolo tesoro al seno e grida.
E chi avrebbe mai detto che un esserino tanto indifeso e tenero possa succhiare così forte e fare così male? Anche essendo avvezze ad amanti focosi, difficilmente il capezzolo è abituato ad essere strappazzato con tanta foga per venti minuti ogni ora.
E chi avrebbe mai pensato che un gesto così naturale come allattare potesse essere tanto complicato? Per sostenere il piccolo bisogna trovare la posizione giusta per il braccio in modo da non irrigidirsi, bisogna aiutarlo ad attaccarsi nel modo giusto per evitare che la piccola sanguisuga stacchi tutto causando ragadi e lesioni varie, bisogna controllare che nessun dotto lattifero si ingorghi creando castagne rosse di dolore che possono anche infettarsi.
Quando arriva la montata il dolore aumenta ancora: il cucciolo piange, la madre, con la sua pleonastica maternità che non sfigurerebbe su un calendario da meccanico, lo prende teneremente in braccio e lo accosta al suo seno di marmo, lui smette di piangere e inizia lei. Preso dall'angoscia di questa sconosciuta e atroce senzazione che è la fame, l'angioletto agita convulsamente le manine aprendole e chiudendole come secondo alcuni facevano i suoi antenati per aggrapparsi alla pelliccia della madre che saltava da un ramo all'altro, ma voi lo sapevate che le unghie dei neonati sono così taglienti?
Naturalmente quando il neonato succhia ha il potere di aiutare l'utero ad espellere tutto ciò che va buttato fuori dopo il parto e a farlo contrarre in modo che questo organo, che fino a poche ore prima si estendeva fino alle costole, ritorni delle dimensioni inferiori a quelle di un pugno. Tutto ciò è magico e meraviglioso, ma sopratutto, dopo il secondo e ancora di più dopo il terzo figlio, è DOLORISSISSIMO. Nel mio caso specifico la sensazione era che il travaglio e il parto continuassero con la stessa agghiacciante intensità anche dopo la nascita.
Madonna che male! |
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la Tatangelo con e senza tacchi |
"Eh, sì, Mimmi, e anche non dare troppa confidenza ai maschi, vero?" "Eh, sì, mamma!")
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