mercoledì 14 ottobre 2015

Sogni impegnati

I miei sogni da puerpera (quelli della fase REM, non quelli ad occhi aperti), sono di altissimo livello culturale e concettuale, forse proprio per contrasto con le mie giornate domestiche tra cacche nanne tette padelle e ramazze.

Settimana scorsa, per dirne uno, ho sognato che stavo organizzando un campeggio internazionale per operatori sociali dall'eloquente titolo "VEDO E NON VEDO: contraddizioni, compromessi e imbarazzi di chi lavora nel sociale in Italia oggi." Non vedevo l'ora che iniziasse il dibattito sui fondi stanziati per i rifugiati grazie ai quali sto ricevendo la maternità, volevo capire se e quanto dovevo vergognarmene...


Tennesse River, Alabama
Questa notte invece ho risognato di partecipare a un corso di Economia dello Sviluppo all'Università di Trieste. Il professore domandava: "In che modo il signor Adam Smith, boscaiolo dell'Alabama che vive isolato con la sua famiglia in cima a una montagna, è riuscito nei primi del Novecento a creare intorno a sè un piccolo vilaggio autosufficiente con tanto di scuola, usando solo un quintale di legna e due sacchi di sabbia? Dovete sapere che il signor Smith abita vicino a un grande fiume, che misura 4 metri di larghezza." Tutti ci scervelliamo incrociando i dati e cercando di creare una funzione che possa rappresentare matematicamente la chiave di quell'economia fiorente nata dal nulla... ma nessuno riesce a risolvere il problema.
Il professore allora ci spiega: "Il Signor Adam Smith porta al fiume i due sacchi di sabbia e li rovescia in acqua, poi taglia il quintale di legna in modo da creare dei pezzi della lunghezza di circa 50 centimetri con su intagliate le sue iniziali e getta anche quelli nella corrente. Il giorno seguente percorre a cavallo il fiume verso la valle e bussa in tutte le case chiedendo se per caso hanno trovato i pezzi di legno con la sua sigla. Così inizia a parlare con tutte le famiglie che vivono isolate lungo il corso del fiume e dimostra loro con quanta facilità e velocità si può portare la legna a valle. Le convince quindi a creare insieme a lui una cooperativa per raccogliere legna e spedirla nella grande cittò che sta in pianura, dove quasi tutti gli abitanti della montagna si sono trasferiti per sfuggire alla povertà e all'isolamento.
Gli abitanti della città fanno infatti fatica a procurarsi la legna che al tempo serviva per scaldarsi e cucinare, e sono disposti a scambiarla con altri beni. Organizzando i trasporti e unendo le forze per tagliare la legna, Smith riesce a creare un villaggio sufficientemente ampio da poter raccogliere persone specializzate in diversi mestieri che offrono le loro competenze ai lavoratori del legno, così i montanari non sono costretti a migrare in città e possono offrire ai loro figli una scuola e possibilità di guadagnarsi da vivere senza lasciare la propria terra.

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