lunedì 2 novembre 2015

Sane vecchie tradizioni

I miei figli quest'anno non hanno voluto assalire le vecchiette nottetempo mascherati e avventarsi sulle caramelle estorte sotto la minaccia di "dolcetto o scherzetto". 
Quando due anni fa abbiamo provato a fare il giro organizzato dall'oratorio di Ponte Crenna, non sono riuscita a convincere la Mimmi a travestirsi da strega, zombie o vampiro, lei voleva vestirsi da principessa. Jonas invece ha accettato di indossare un lenzuolo coi buchi per gli occhi. Era l'unico a non avere un vestito comprato per l'occasione.
I bambini sono rimasti un po' interdetti di fronte alla lotta per il possesso dei dolciumi, le 12 caramelle che avevano in mano ai loro occhi erano già una dose elevatissima, tanto che quando una signora per scherzare ha chiesto a Jonas "Mi dai un po' delle tue caramelle che io non ne ho?" lui subito gliene ne ha offerte la metà, rimanendo un po' stupito di fronte alla risata della donna che ha gridato: "Che carino! Me le vuole dare veramente!!".
Così l'anno scorso e quest'anno abbiamo glissato, la Mimmi mi ha detto espressamente che lei non voleva fare halloween ma accendere le candele e bruciare i bigliettini come avevamo fatto due anni fa.

Appuntamento l'1 novembre alla madonnina dei Buschi (davanti a casa nostra!)
Siamo stati invece presi dall'entusiasmo quando abbiamo scoperto che l'1 novembre a Sagliano per tradizione i bambini (non travestiti) girano per le case dicendo una preghiera per i morti e ricevendo in cambio un dolce a testa.
Non è proprio come le feste del primo novembre che ho visto in Guatemala, in cui si mangia e si suona al cimitero in compagnia dei propri estinti, tuttavia mi sembrava una celebrazione molto più sana e naturale rispetto ad halloween.

A dire il vero non ho sentito nessuno recitare nemmeno la frase di rito "requie eterna ai poveri morti di questa casa", però tutti i saglianesi hanno accolto calorosamente i bambini, cercando di riconoscerli tutti e attribuirli ai genitori corrispettivi, con un dolce pronto per ognuno di loro, incluso anche il piccolo Martin che ancora non avevo presentato a tutte le nonne del paese (sono stata sgridata...).

Putroppo la Mimmi dopo i primi 5 minuti del tour ha vomitato e ho dovuto tornare a casa in tutta fretta, Jonas invece ha dilingentemente fatto tutto il giro del paese raccogliendo dolci per sè, per sua sorella e suo fratello.
Tornato a casa con una sacchetto della spesa pieno di merendine confezionate (circa 10 volte più di quelle che ha mangiato in tutta la sua vita) ha dichiarato:
"MI COMPIACCIO DEL MIO BOTTINO!"
Schifezzine 1, mamma 0

Il nesso coi morti forse è un po' sfuggito, abbiamo compensato la sera con un rituale di candele casalingo che ha incerato tutto il pavimento appena pulito...






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