venerdì 16 novembre 2012

San Desiderio e lo Spazio


"Mamma, dove stiamo andando?"
"A vedere un posto bello vicino a Godiasco, sulla strada di San Desiderio"
"Mamma perchè Godiasco si chiama Godiasco?"
"Non lo so"
"Cerchiamo di scoprirlo?"
"Beh, godere significa provare piacere quindi immagino che Godiasco sia un posto dove si prova piacere"
"E chi è San Desiderio?"
"Un santo, direi."
"Mi racconti la sua storia?"
"Non la so"
"Me la racconti lo stesso?"
"Va bene. C'erano una volta una mamma e un papà che desideravano molto un bambino, lo desiderarono così tanto che il bambino arrivò e loro lo chiamarono Desiderio. Questo bambino aveva il potere di fare comparire tutto quello che desiderava. E così la sua casa era tutta piena di macchinine e moto e spade e torte e pizze e scivoli nella vasca da bagno e mongolfiere e cavalli. Bastava che desiderasse qualcosa anche distrattamente e subito si realizzava, tanto che ormai la sua casa era così piena che non ci poteva più stare. Allora uscì e vide un bambino in bicicletta e pensò: "sarebbe bello avere una bici" e subito una bici si materializzò sotto al suo sedere. E poi vide un altro bambino con un cagnolino e pensò: "sarebbe bello avere un cane" e subito si trovò un cucciolo in braccio. Poi passò davanti a un negozio di giocattoli e in pochi minuti si trovò sommerso da soldatini, bambole, trattori e palline. E non riusciva ad andare in bici con un cucciolo in braccio e tutti quei giochi in mano. Allora Desiderio desiderò di non desiderare più niente. Lasciò tutte le cose che aveva desiderato sul marciapiede e si incamminò a mani vuote. 
Arrivò ai giardinetti e vide un signore che dormiva su una panchina. "Perchè dormi su una panchina?" gli chiese. "Perchè non ho nessun altro posto dove dormire. " "Non ce l'hai un letto?" "No, non ho nemmeno una casa, nè un lavoro, e non ho niente da mangiare, non avresti una monetina per me?" A sentire questo, Desiderio desiderò un letto e una casa e una dispensa piena di cibo e un lavoro per l'uomo, che fu molto felice e andò a raccontare a tutti del prodigio. E tutti allora cominciarono ad andare da Desiderio a chiedergli di realizzare i loro desideri. 
Desiderio ormai era stufo di desiderare per sè, ma si divertiva molto a desiderare per gli altri perchè era bello vederli felici.
Ma dopo poco si accorse che c'era dei problemi, magari uno veniva e chiedeva una bella casetta con la piscina, poi tornava e diceva che invece non voleva più la piscina ma una pista da hokey e poi però ci ripensava e voleva un maneggio e insomma era sempre più difficile che la gente fosse felice. Al tempo stesso iniziarono a venire persone lamentandosi dei desideri degli altri perchè Tizio aveva desiderato che non piovesse per abbronzarsi in terrazza mentre Caio voleva un po' di pioggia per i suoi campi. E la montagna che quello aveva desiderato di avere in giardino per arrampicarsi faceva ombra al vicino che invece aveva desiderato un spiaggia fuori casa. E così Desiderio passava il tempo a cercare di rendere felici tutti e tutti erano sempre più insoddisfatti e arrabbiati tra loro.
Allora Desiderio desiderò di essere lasciato in pace in una stanzina piccola piccola senza porte nè finestre. E tutti gli altri rimasero fuori e gridavano "Desiderio! realizza il mio desiderio!" Ma lui non li ascoltava più.
Dopo tre giorni la gente era ancora lì che bussava e gridava e lui disse, da dentro la sua stanzetta: "Ascoltate" ma fuori c'era un tal casino che solo quelli che erano proprio vicini lo sentirono e dissero agli altri:"Desiderio ha detto di ascoltarlo, fate silenzio!" E così tutti si passarono la voce "ssshhh, Desiderio vuole parlare" "Shhhh, zitti tutti...."
Quando tutti furono in silenzio Desiderio parlò: "Ascoltate: io voglio che tutti voi siate felici, e voglio insegnare a ciascuno di voi come avare il potere di realizzare ciò che desidera". "OLééééé!!!" gridarono tutti felicissimi e ridevano e si abbracciavano.
"Però..." aggiunse Desiderio ( e chi era vicino disse agli altri:"Desiderio ha detto: però" "ssh, ha detto però..." "sshhhh, zitti tutti")
"Però se ciascuno di voi potesse realizzare immediatamente tutto ciò che desidera, voi non sareste  felici perchè continuereste ad essere insoddisfatti e scontenti per i desideri degli altri che a voi non piacciono. Quindi io desidero due cose per la vostra felicità: la prima è che quando desiderate non si materializzi immeditamente ciò che volete, ma che semplicemente si creino le condizioni perchè possa realizzarsi e basterà metterci un po' di impegno perchè si realizzi del tutto, così non avrete lo svantaggio di trovarvi in mezzo a milioni di cose che avete desiderato distrattamente.
La seconda cosa che desidero per voi è che la realizzazione dei desideri degli altri non vi renda infelici, e per fare questo è necessario che, prima  di acquisire questo potere, vi confrontiate tutti insieme per stabilire che cosa è meglio desiderare affinchè tutti siano felici. Per questo desidero per voi uno Spazio dove potrete dormire e mangiare e vivere insieme per ascoltarvi e riflettere insieme. E desidero che questo Spazio non sia già bello e pronto, ma che si possa realizzare lavorandoci insieme, in modo che abbiate il tempo di conoscervi facendo e quando il luogo sarà pronto so che saprete che cosa desiderare insieme."

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