analfabeti scrittori
ogni anno
con l’aratro
su pagine di terra
racconti sempre uguali
pane amaro e famiglia
righe di sudore e stenti
in bella copia asciugata al sole
ruminando fatiche
tipografi del destino
i buoi
scacciano mosche con la coda
accenti fuori posto
qualche pietra nascosta
la penna si rompe
interrompe la frase che prende voce
in bestemmie
pareggiate da un segno al cielo
a imitare una croce
racconti nella terra
da leggere dopo un anno
e se al tempo non piace la storia
scaglia sassi dalle nuvole
poi sorridente da un’isola azzurra
beffardo il sole:
tutto da riscrivere.
(poesia ritagliata da "aratura un tempo" di Michael Santhers. L'autore mi perdonerà, spero, pasticciare con gli orginali è il mio modo per digerirli e rendergli tributo. Grazie)
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