Segue da "Razza ebraica"
e "I pregiudizi, la patria e quell'imbecille di Aristotele"
Per gli ebrei la situazione era diversa: 70 anni fa, quando i nostri nonni o bisnonni venivano deportati e bruciati, oppure assistevano a questa scena senza muovere un dito (a seconda del cognome che era stato dato loro in sorte), tutti sapevano che c'era in atto un complotto giudaico contro l'Occidente (o forse allora non si chiamava così), era risaputo, non c'era bisogno di prove, che nei loro ghetti gli ebrei facevano il pane azzimo con il sangue dei bambini cristiani (ah, ecco forse era un complotto contro i cristiani!). Era dal medioevo che gli ebrei avvelenavano pozzi e diffondevano la peste. Del resto tutti sapevano che molti posti di potere erano occupati dagli ebrei, che spesso erano anche banchieri e ricchi commercianti (quelli ricchi, s'intende, quelli poveri no) ed era quindi evidente che volevano pian piano prendere in mano le redini del mondo. Lo dicevano chiaro e tondo nei Protocolli dei Savi di Sion, rinvenuti all'inizio del Novecento, che ancora oggi sono un valido documento nonostante siano stati dichiarati un falso comprovato da furbissimi sionisti.
Il fatto che gli ebrei per secoli non potessero possedere terre in quanto eterni stranieri e che la gestione del denaro fosse delegata a loro perchè i cristiani (ricchi) non volevano sporcarsi le mani e l'anima col vil denaro, non era una riflessione che si potesse avanzare a quei tempi. Perchè si sa che in tempo di crisi il modo migliore per evitare che il popolo bue non si svegli e si ribelli al giogo alzando gli occhi verso chi tiene la frusta è quello di additare un colpevole, il colpevole di tutti i mali, e il colpevole è sempre l'Altro. L'Altro povero sporco e straccione, lo zingaro, l'Altro malato di mente, l'Altro omossessuale, l'Altro diverso. Se l'Altro per caso è anche ricco tutti concorderanno nell'affermare che non ha nessun diritto a possedere la sua ricchezza e che la sua presenza sul suolo patrio rischia di sporcare la Pura Razza locale
(si sa che gli italiani discendono da un ceppo purissimo e unico, biondo con gli occhi azzurri... cioè volevo dire castano con gli occhi scuri... o rosso con gli occhi verdi... insomma comunque alto e tarchiato, snello e pingue, ad ogni modo un genotipo chiaramente riconoscibile).
E perchè la gente quando vedeva i vicini coi quali parlava al bar, coi figli che andavano a scuola insieme, che venivano cacciati dalle loro case non dicevano niente? Beh, perchè quelle case e quei beni non appartenevano più a nessuno e se un povero in meno è solo un sollievo, un ricco in meno è proprio una bella manna per la patria.
Per gli ebrei dunque era diverso. C'erano dei validi motivi per portare la Germania, e l'Italia dietro a ruota, a pianificare una soluzione finale. Noi italiani tendiamo a dire che era più che altro Hitler il cattivo, si sa che gli italiani brava gente. Eppure l'idea della Purezza della Razza, il signor Adolfo, l'aveva presa proprio dal nostro caro Benito. Certo Mussolini lo aveva detto così, giusto per far gonfiare un po' il petto a quel branco di morti fame usciti sui gomiti da una Guerra Mondiale giocata male. Hitler invece, da bravo crucco, aveva portato fino in fondo il ragionamento fino a capire che per preservare la Razza Biondocchiazzurri - ed evitare che potessero continuare a nascere uomini piccoli e scuri come lui - era necessario fare fisicamente fuori tutti gli individui potenzialmente contaminanti. Forse qualche fine intellettuale del suo enturage aveva suggerito di fare castrare e sterilizzare suddetti individui, con un costo molto minore per lo stato e un risultato molto più sicuro. Un cretino: dopo che hai tolto le palle a un uomo non è detto che tu riesca anche a togliergli tutti i suoi averi.
Noi italiani non siamo così ben organizzati, noi parliamo ma non traduciamo per forza in azione ogni nostra affermazione.
Forse anche al nostro buon Benito la soluzione finale del suo amico germanico era sembrata un po' eccessiva. Ma che figura da pappamolla mamma e mandolino ci avrebbe fatto a farglielo notare? Così noi italiani abbiamo collaborato allo sterminio anche con dei campi di detenzione e smistamento di cui però nei libri di storia sui banchi di scuola resta poca traccia. Abbiamo risolto il nostro problema di coscienza a posteriori, all'italiana, additando il Vero Cattivo, quello d'oltralpe, l'Altro e "i fascisti" dei signori (molto pochi) che hanno avuto il poter per vent'anni, con i quali noi italiani non abbiamo niente a che fare perchè poi eravamo tutti partigiani.
E' un po' come la pillala del giorno dopo per uomini: la prendi il giorno dopo e ti cambia il DNA.
Vedi anche
Razza ebraica
I pregiudizi, la patria e quell'imbecille di Aristotele
Per dimenticare la giornata della memoria
e "I pregiudizi, la patria e quell'imbecille di Aristotele"
Per gli ebrei la situazione era diversa: 70 anni fa, quando i nostri nonni o bisnonni venivano deportati e bruciati, oppure assistevano a questa scena senza muovere un dito (a seconda del cognome che era stato dato loro in sorte), tutti sapevano che c'era in atto un complotto giudaico contro l'Occidente (o forse allora non si chiamava così), era risaputo, non c'era bisogno di prove, che nei loro ghetti gli ebrei facevano il pane azzimo con il sangue dei bambini cristiani (ah, ecco forse era un complotto contro i cristiani!). Era dal medioevo che gli ebrei avvelenavano pozzi e diffondevano la peste. Del resto tutti sapevano che molti posti di potere erano occupati dagli ebrei, che spesso erano anche banchieri e ricchi commercianti (quelli ricchi, s'intende, quelli poveri no) ed era quindi evidente che volevano pian piano prendere in mano le redini del mondo. Lo dicevano chiaro e tondo nei Protocolli dei Savi di Sion, rinvenuti all'inizio del Novecento, che ancora oggi sono un valido documento nonostante siano stati dichiarati un falso comprovato da furbissimi sionisti.
Il fatto che gli ebrei per secoli non potessero possedere terre in quanto eterni stranieri e che la gestione del denaro fosse delegata a loro perchè i cristiani (ricchi) non volevano sporcarsi le mani e l'anima col vil denaro, non era una riflessione che si potesse avanzare a quei tempi. Perchè si sa che in tempo di crisi il modo migliore per evitare che il popolo bue non si svegli e si ribelli al giogo alzando gli occhi verso chi tiene la frusta è quello di additare un colpevole, il colpevole di tutti i mali, e il colpevole è sempre l'Altro. L'Altro povero sporco e straccione, lo zingaro, l'Altro malato di mente, l'Altro omossessuale, l'Altro diverso. Se l'Altro per caso è anche ricco tutti concorderanno nell'affermare che non ha nessun diritto a possedere la sua ricchezza e che la sua presenza sul suolo patrio rischia di sporcare la Pura Razza locale
(si sa che gli italiani discendono da un ceppo purissimo e unico, biondo con gli occhi azzurri... cioè volevo dire castano con gli occhi scuri... o rosso con gli occhi verdi... insomma comunque alto e tarchiato, snello e pingue, ad ogni modo un genotipo chiaramente riconoscibile).
E perchè la gente quando vedeva i vicini coi quali parlava al bar, coi figli che andavano a scuola insieme, che venivano cacciati dalle loro case non dicevano niente? Beh, perchè quelle case e quei beni non appartenevano più a nessuno e se un povero in meno è solo un sollievo, un ricco in meno è proprio una bella manna per la patria.
Per gli ebrei dunque era diverso. C'erano dei validi motivi per portare la Germania, e l'Italia dietro a ruota, a pianificare una soluzione finale. Noi italiani tendiamo a dire che era più che altro Hitler il cattivo, si sa che gli italiani brava gente. Eppure l'idea della Purezza della Razza, il signor Adolfo, l'aveva presa proprio dal nostro caro Benito. Certo Mussolini lo aveva detto così, giusto per far gonfiare un po' il petto a quel branco di morti fame usciti sui gomiti da una Guerra Mondiale giocata male. Hitler invece, da bravo crucco, aveva portato fino in fondo il ragionamento fino a capire che per preservare la Razza Biondocchiazzurri - ed evitare che potessero continuare a nascere uomini piccoli e scuri come lui - era necessario fare fisicamente fuori tutti gli individui potenzialmente contaminanti. Forse qualche fine intellettuale del suo enturage aveva suggerito di fare castrare e sterilizzare suddetti individui, con un costo molto minore per lo stato e un risultato molto più sicuro. Un cretino: dopo che hai tolto le palle a un uomo non è detto che tu riesca anche a togliergli tutti i suoi averi.
Noi italiani non siamo così ben organizzati, noi parliamo ma non traduciamo per forza in azione ogni nostra affermazione.
Forse anche al nostro buon Benito la soluzione finale del suo amico germanico era sembrata un po' eccessiva. Ma che figura da pappamolla mamma e mandolino ci avrebbe fatto a farglielo notare? Così noi italiani abbiamo collaborato allo sterminio anche con dei campi di detenzione e smistamento di cui però nei libri di storia sui banchi di scuola resta poca traccia. Abbiamo risolto il nostro problema di coscienza a posteriori, all'italiana, additando il Vero Cattivo, quello d'oltralpe, l'Altro e "i fascisti" dei signori (molto pochi) che hanno avuto il poter per vent'anni, con i quali noi italiani non abbiamo niente a che fare perchè poi eravamo tutti partigiani.
E' un po' come la pillala del giorno dopo per uomini: la prendi il giorno dopo e ti cambia il DNA.
Vedi anche
Razza ebraica
I pregiudizi, la patria e quell'imbecille di Aristotele
Per dimenticare la giornata della memoria
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