sabato 21 ottobre 2017

8 - Test della nostalgia


Un fiume scorre giù dalle montagne.
Lo si può percepire mentre canta e danza, sicuro e felice di giungere senza fallo al mare. O forse va per la sua strada, indifferente a ciò che lo circonda, perfino inconsapevole della sua futura meta.
Si può percepire la sua fretta, o al contrario la sua calma, la forza con cui supera gli ostacoli o trascina con sè e trasforma ciò che gli sbarra il passo, oppure l’eleganza con cui aggira ciò che lo frena per trovare la sua inevitabile strada verso il mare.

Se si è un argentino espatriato, invece, si sentirà il fiume piangere. Il fiume piange perchè non potrà mai tornare alle sue amate montagna. Mai più. E il fiume prende voce e ti implora - tu che puoi! - di tornare. Tu, fortunato padrone dei tuoi passi, torna alle montagne che tanto ami. Loro sono sempre lì e ti aspettano. Piangendo anch'esse, probabilmente.

Tu que puedes, vuelvete
- me dijo el rio llorando -
Los cerros que tanto quieres,
-me dijo-
Alla te estan esperando.

Atahualpa Jupanqui

Se non hai mai abbandonato il tuo paese eppure questi versi ti fanno commuovere, vai a rovistare nel tuo albero genealogico, dovresti trovarci qualche uccellino sdradicato.


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