Mi
sveglio in mezzo alla notte con la sensazione di aver compreso
qualcosa di fondamentale. Mi soffermo sull'ultima immagine del sogno
e non riesco a vederci niente di speciale, ma sento che invece è
importante. Sognavo i miei bambini. Oltre ai loro corpi, in
trasparenza vedevo che essi erano costituiti da una colonna composta
di pietre tondeggianti luminose, come se fossero i chakra o qualcosa
di simile. Fino a quel momento avevo sempre visto ogni singolo essere
umano come una colonna verticale che unisce il mondo spirituale, in
alto, con la materia, in basso. Nell'essere umano queste componenti
si fondono e ad esso spetta il compito di unirle, di fonderle insieme
creando qualcosa di nuovo. Non di elevare la materia trasformandola
in spirito, ma di trasformare entrambi con un processo di
consapevolezza. Finora avevo sempre visto questo lavoro portato
avanti da gruppi di persone o da singoli, tutti per un disegno unico,
certo, ma ognuno per sé.
Nel
sogno invece i miei bambini, senza perdere la verticalità, avevano
tutti i ciottoli luminosi allineati come le perle di una collana e
dove finiva la loro catena iniziava la mia, senza interruzione e
allargando lo sguardo tutti gli esseri erano percorsi dallo stesso
filo unico.
L'ho
raccontato all'alba ad Aura chiedendole quale potesse essere il
senso, e lei mi ha detto: “beh, intanto fai una collana.”
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