venerdì 1 febbraio 2013

Casa

Mimmi:
"Quando saro' grande mi sposo, ma non con jonas, e avro' dei bambini nella pancia e divento una mamma e tu sarai una mamma un po' vecchietta, ma sarai sempre la mia mamma, e poi quando hai finito di fare tutte le cose che devi fare, dopo un po' muori e poi vai in cielo. E dopo torni a casa."
Mamma:
"Dopo essere andata in cielo torno a casa?
La mia casa non e' in cielo, quindi?"
Mimmi:
"No."



Santi numi, non l'avevo mai vista cosi'....
per me sulla terra ci sono venuta in erasmus, 
vengo da altrove e altrove tornero', 
appena avro' finito di fare quello che devo fare.
Ma del resto invece tutto questo andare a venire 
deve condurre poi finalmente a casa
 e la Casa forse non e' quel posto etereo e senza confini 
oltre il cielo, 
ma proprio qui in mezzo,
 tra la pietra e la luce, tra la tenebra e l'alito,
 nelle viscere dell'aria che respiriamo.
Del resto se si trattasse solo di villeggiatura
 perche' affannarsi tanto?
Si attinge dall 'Anima dell'universo 
e la si infila in un corpo, un piccolo strumento di carne, 
a scadenza, bisognoso di manutenzione costante, 
e' il nostro pezzettino di materia che ci siamo scelti, 
da trasformare e per trasformare il mondo intorno,
per fare diventare questo mondo spezzettato e inerme 
il nostro mondo, vivo e unito.
Troppo facile provarci un po' 
e poi tornare su nell'Uno indefinito, 
tornare indietro, dove tutto era perfetto prima di iniziare. 
Bisogna andare avanti
 finche' non ci sara' piu' separazione tra materia e spirito
 e tutto  diventera' nuovamente Uno, 
ma nella gioia consapevole di essere Uno 
e non nell'oblio informe dell'indefinito.
Non e' piu' tempo di provare nostalgia per il paradiso terrestre,
 adesso c'e' da coltivarlo.

1 commento:

maria giulia ha detto...

charo ti dedico una canzone con amore!
http://www.youtube.com/watch?v=DHEOF_rcND8