Ogni giorno passiamo davanti alla chiesetta di San Fermo, accanto alla sua collina che per me è il simbolo di Sagliano. I bambini mi hanno chiesto la storia di questo santo centurione, ma non ci sono notizie in internet, così ci siamo inventati la storia "quando san Fermo si fermò" e a volte la raccontiamo giocando con una meditazione dinamica e statica.
Qualche giorno fa, era giovedì, il giorno sacro di Sagliano, ho deciso di indagare su questo santo e sulla sua chiesa usando un mezzo di informazione non convenzionale: i vecchi del posto.
La signora Teresina si affaccia al balcone proprio mentre sto pensando a
lei, è la mamma della signora Mariuccia, chiamata anche zia Cocò, una
delle nostre nonne adottive. Di San Fermo sa solo che è un soldato, esce
anche la signora Mariuccia e mi spiega che devo chiedere a quelli di
Celletta, il paesino che dista 5 minuti a piedi da Sagliano, vicino a
dove abbiamo il campo condiviso.
La signora Bruna, una nonna che ha preso la patente da qualche anno per
non essere costretta dai parenti a spostarsi in un posto più
accessibile, è la custode delle chiavi della Chiesa di San Fermo, che
viene pulita e utilizzata solo una volta all'anno, la domenica dopo l'8
agosto, festa del santo.
Celletta, la signora Bruna sta arrivando là in fondo... |
La chiave di San Fermo |
La signora infine mi dice che può prestarmi le chiavi per fare vedere la chiesa ai miei figli.
Il giovedì seguente, (giovedì sacro di Sagliano nonchè giovedì santo di pasqua) andiamo trionfanti con scope e stracci a fare le pulizie di pasqua, con una squadra nutrita di bambini e poppanti.
questi fiori mi sa che dovremo tornare per metterne di freschi... (w gli anacoluti!) |
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