sabato 21 ottobre 2017

3 - Nostalgia: la parola che ci mancava



Ci sono parole intraducibili in altre lingue, se non con l’uso di lunghe perifrasi. In giapponese komorebi indica la luce del sole filtrata dalle foglie degli alberi, utepils in norvegese significa stendersi al sole in compagnia di una buona bottiglia di birra, mentre in Brasile si dice cafuné quando si scorrono con tenerezza le dita nei capelli di una persona a cui si vuole bene. Wabi-sabi per i giapponesi consiste nel riuscire a trovare la bellezza nell’imperfezione e accettare serenamente il ciclo di vita e morte. Nabokov si lamentava di non trovare l’esatta traduzione inglese di toska, che in russo indica “una sensazione di grande angoscia spirituale, spesso senza motivo” o anche  “un dolore sordo dell’anima, un desiderio senza oggetto, uno struggimento che duole, una vaga irrequietezza, uno spasimo mentale, una brama.”
La parola italiana che i ragazzi catapultati in Italia dai quattro angoli del pianeta cercano e si illuminano quando la incontrano, perchè gli calza a pennello, è “nostalgia”.
Nonostante l’evidente etimologia greca (νόστος=ritorno + άλγος = dolore), questo termine non esiste nella lingua greca, poichè si tratta di un neologismo creato nel XVII secolo da uno studente di medicina alsaziano che studiava lo stato patologico dei mercenari svizzeri al servizio di Luigi XIV che si ammalavano e arrivavano a morire per la sofferenza causata dalla lontananza dalla propria terra e dagli affetti.
Poter tradurre in parole ciò che abbiamo dentro può essere davvero liberatorio, ricordo di essermi commossa fino alle lacrime quando ho incontrato, studiando il romanticismo, la parola tedesca Sehnsucht, un desiderio struggente e infinito per qualcosa di irrangiungibile e al tempo stesso dolorosamente indefinibile.
Sono sempre i tedeschi che hanno una parola che ho appena scoperto e che mi ha fatto esclamare “Ah, ecco!!! Se esiste una parola per definirlo allora non succede solo a me!”. Si tratta del termine fernweh, che indica la nostalgia per un luogo che però in realtà non si conosce perchè non ci si è mai stati.

segue
4 - Autorizzare la nostalgia ingiustificata
5 - Nostalgia ereditaria
6- Lingua madre e lingua matrigna
7 - I linguisticamente zoppi e i bilingui
8- Test della nostalgia

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