Perchè
mai Re Artù dalle sue nordiche terre dove i cavalieri si riuniscono
intorno a una Tavola Rotonda, avrebbe mai dovuto arrivare a Sagliano?
Dovete
sapere che una volta anche a questo coraggioso re capitò di essere
sconfitto durante un duello con un altro potente sovrano. Questi però
decise che gli avrebbe risparmiato la vita se lui fosse stato in
grado, entro l'anno, di rispondere a questa domanda. “Che cosa è
che vogliono davvero le donne?”
Re Artù
chiese a dame e cavalieri, a servi e sovrani, a giovani e vecchi, ma
non riuscì a trovare la risposta giusta.
Forse
voi non lo sapete, ma anche il Cavaliere Giorgio che aveva sconfitto
il drago del Crenna (vedi SanGiorgio e il drago del Crenna (capitolo 3), apparteneva alla Tavola Rotonda, per questo
quando la notizia che Re Artù era in pericolo giunse alle sue
orecchie, Giorgio si mise anche egli a cercare di aiutarlo.
Era una
notte di luna nera e il cavaliere passeggiava come d'abitudine nel
bosco scendendo verso il torrente, pensieroso. Senza rendersene
conto si trovò davanti alla grotta dove aveva incontrato la vecchina
che gli aveva dato il preziosissimo scudo di specchio grazie al quale
aveva potuto difendersi dal drago. Sporse la testa dentro
all'ingresso oscuro e sobbalzò quando una voce gracchiante lo
apostrofò. “Che cosa vuoi?”
Il
giovane si scusò confuso, la bambina gli aveva detto che la vecchia
non
c'era più, lui
non credeva di trovarla ancora lì, se no sarebbe andato certamente a
ringraziarla... “Non perdere tempo in chiacchiere! Che cosa vuoi?”
Giorgio le raccontò di Re Artù.
“Io
la so la risposta giusta, ma se vuoi saperla voglio qualcosa in
cambio.”
“Darò
qualsiasi cosa sia in mio potere di offrire!”
“Se
vuoi salvare il tuo bel Re devi sposarmi. Voglio un grandioso
matrimonio al castello di Sagliano, con tutti i cavalieri della
Tavola Rotonda”
Il
Cavaliere vacillò, la vecchia era davvero disgustosa, rinsecchita,
maleodorante e sgarbata. “Dammi la risposta, se salverà il mio sovrano ti
sposerò.”
La
vecchia allora si avvicinò all'orecchio del giovane che sentì
l'odore rancido del suo alito e sputacchiando gli disse il segreto:
“L'unica cosa che davvero vuole una donna è essere libera di
scegliere per se stessa.”
Quella sera stessa Giorgio partì al galoppo per portare la risposta a Re Artù che la comunicò al sovrano nemico, proprio il giorno prima dello scadere dell'anno pattuito.
La
risposta era giusta, Artù era salvo e ringraziò Giorgio con una
festa e un sacco di doni, ma il cavaliere aveva il cuore pesante,
sapeva che doveva invitare tutti i suoi amici al suo matrimonio a
Sagliano, ma non voleva che Artù si rattristasse scoprendo che per
causa sua Giorgio era costretto a sposarsi con una vecchia orrenda.
Quando
i cavalieri seppero che erano invitati al matrimonio del loro amico
alzarono le coppe e brindarono alla sua felicità, quindi si
preparano per il viaggio.
A
Sagliano tutto era meraviglioso, tutti erano allegri, ma quando la
sposa entrò in Chiesa il silenzio cadde.
Per
tutta la festa Giorgio si comportò gentilmente con la vecchia che
continuava a ruttare e mangiare con le mani, insultando tutti. Quando
scese la notte, lo sposo deglutì prima di entrare nella stanza dove
lo aspettava sua moglie per trascorrere insieme la prima notte di
nozze.
Ma
quale non fu la sua sorpresa vedendo sul letto la donna più bella e
attraente che avesse mai incontrato!
“Poichè
sei stato così cavaliere con me per tutta la festa, ho voluto
mostrarti questo altro mio aspetto.
Ora tu
puoi scegliere se vuoi che io abbia questo aspetto di giorno, in modo
che tutti ti ammirino e ti rispettino per via della tua donna così
fine ed elegante, per tornare poi vecchia e brutta al calare del
sole, oppure se vuoi che io sia bella solo la notte, quando posso
essere tua.”
Giorgio
rimase un attimo zitto, poi rispose:
“Voglio
che tu decida ciò che preferisci.”
La
donna allora prese l'aspetto di una bimba e gli saltò al collo
tempestandogli la guancia di baci.
“Grazie!!!
Era proprio quello che speravo! Voglio poter tornare la piccola
principessa di Sagliano quando il primo spicchio di luna appare, per
giocare nel cortile dal castello, voglio incamminarmi da sola nel
bosco la notte, pronta a tutto, per scoprire la verità mentre la
luna si gonfia, voglio essere un'amante passionale e sincera quando
la luna è quasi colma, pronta a trasformarmi in una mamma dolce e
decisa quando la luna è piena e soddisfatta. Voglio avere il potere
e la saggezza di una donna esperta quando la luna cala, e voglio
portare avanti la mia ricerca nel Mondo di Là senza essere
disturbata dalle sciocchezze di questo mondo, per poter portare la
mia conoscenza al servizio del villaggio. E voglio essere lasciata in
pace quando la luna è nera e divento vecchia e scorbutica, voglio
potermene tornare nella grotta della valle oscura del Crenna.”
Fonti: la traccia della storia si ispira a un racconto che appaertiene alla Saga dei cavalieri della Tavola Rotonda (San Giorgio ci è finito dentro solo perchè cavaliere). La storia gira sul web con questo finale:
Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la possibilità di decidere per se stessa. Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l’aveva rispettata, e l’aveva lasciata essere padrona di se stessa!
La morale di questa storia? Non importa se la tua donna è bella o brutta, se è intelligente o stupida… in fondo in fondo è sempre una strega!!!
Ageografia saglianese:
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