Essere
madre è oggettivamente uno sbattimento, puoi essere sostenuta da
ginecologi, pediatri, nonni, guide spirituali, doule o avere perfino
una colf e una babysitter, ma resta comunque uno sbattimento
infinito.
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Esserlo
in Occidente oggi, specialmente al primo figlio, è stressante il
doppio.
Per secoli a nessuno in nessuna
cultura è mai venuto in mente di porsi domande su come è “giusto”
che si comporti una madre. Sopratutto nessuno si era mai messo a
rispondere: “questo è il modo giusto e se non farete così siete
delle cretine e i vostri figli avranno danni psicologici permanenti
per tutta la loro vita”.
Per secoli, in ogni angolo del mondo,
una donna sapeva che cosa era giusto fare, perchè era quello che
aveva fatto sua nonna, sua madre e sua sorella e pure la vicina di
casa.
Invece oggi tua nonna ti dice di mettere
assolutamente il bambino a pancia in su perchè a faccia in giù
potrebbe morire soffocato schiacciando bocca e naso contro il
materasso, tua mamma ti dice di metterlo assolutamente a pancia in giù
perchè in su potrebbe morire soffocato da un rigurgito, l'ostetrica ti dice di tenerlo nel lettone perchè stia al caldo e non rischi la
morte in culla, la vicina di dice di non tenerlo nel lettone perchè
non rischi la morte nel lettone soffocato dal piumone e schiacciato dai genitori, la pediatra
antroposofa ti dice di mettergli body calzine e cuffietta di lana e
fasciarlo perchè stia al caldo, la pediatra della mutua ti dice di
togliergli immediatamente quella roba di lana che potrebbe essere
allergico e togliere tutte quelle coperte che rischia di morire soffocato
dal caldo.
Che cosa può fare una giovane
primipara sulla soglia dei quarantanni in un tale contesto?
Le possibilità sono varie, vediamo
come reagirebbero donne appartenenti alle tre macrocategorie
sopraelencate:
L'Integralista reagisce bene, lei sa
con certezza (poiché ha letto “Il concetto del continuum”) che
il suo bambino ha bisogno solo di stare sempre vicino alla sua mamma,
se avrà fame il suo seno gli offrirà cibo, in qualsiasi momento lo
chiederà, se avrà sonno un po' di latte lo farà addormentare, se
avrà freddo una ciucciatina lo riscalderà, se sarà spaventato,
triste o annoiato, la tetta gli porterà la gioia e la serenità,
giorno e notte per tre o quattro anni consecutivi, anzi, continuuui.
Ma l'Integralista potrebbe anche sapere
l'esatto contrario di ciò: per esempio potrebbe sapere con certezza
incrollabile che il suo piccolo ha bisogno di almeno due ore tra una
poppata e l'altra per poter digerire bene e fare sì che il seno si
riempia bene e poi venga svuotato bene all'ora della poppata, che
sarà ricca e concilierà il sonno alla dolce creatura che verrà
preso in braccio solo quando necessario. Se il neonato piangerà
fuori dagli orari previsti, si cercherà la risposta adeguata al
bisogno (Sonno? Cacca? Ruttino? Freddo?) abituandolo ad aspettare e
anche a stare da solo e all'ora della nanna, dopo una dolce
canzoncina chiuderà la porta della sua cameretta senza lasciarsi
corrompere dalle grida disperate del piccolo tiranno, perchè sul
libro “Fate la nanna” c'è scritto che è giusto così.
La cosa incredibile è che entrambe
queste mamme sono serene e sicure di sé, e i loro figli sono la
dimostrazione vivente che il loro metodo è quello “giusto”.
Invece la Confusa naturalmente si
sentirà in colpa quando si porterà il neonato nel lettone perchè
lo sta viziando, ma anche quando lo mette da solo nel suo lettino
perchè è tanto piccolo; si sentirà in colpa se gli darà da
mangiare dopo un'ora perchè forse non avrà fatto in tempo a
digerire la poppata precedente e gli verranno le coliche e si sentirà
in colpa a farlo aspettare due ore perchè piange tanto forte e forse
ha davvero fame; non saprà se sdraiarlo a pancia in su o a pancia in
giù, nella culla o nel lettone, e sarà divorata dal dubbio e da un
senso di inadeguatezza abissale perchè il suo bambino sta piangendo
e non sa se gli ospiti vedendola precipitarsi dal piccolo penseranno
di lei che è una smidollata e senza polso che sta allevando un
potenziale drogato, oppure se vedendola muover semplicemente la culla
dicendo “ssssshhh, fa la nanna” la considereranno una madre
anaffettiva che sta allevando un probabile serial killer.
I figli della Confusa mediamente
sembrano nati per dimostrare che nessuno dei metodi seguiti funziona
e questo può portare a tre diversi sbocchi: 1) la madre sceglie una
strada integralista qualunque e tutto si sistema, 2) la madre
sperimenta ancora nuovi metodi sempre più convinta di essere lei ad
essere sbagliata e tutto il mondo su questo punto sembra darle
ragione, il figlio in prima fila, 3) la madre sceglie la strada felice
dell'Opportunista Creativa.
L'Opportunista Creativa in gravidanza
si è letta tutti i libri di tutti gli approcci, e ha scartato quelli
che le sembravano troppo sbattimento o che sul momento non la
convincevano, pur tenendoli a portata di mano. Ha osservato le donne
in Guatemala e ha notato che in effetti i bambini là stanno in
braccio fino ai 3 anni, ricevono la tetta al primo versetto e non
piangono mai, ma le madri in compenso sono schiave dei figli a
partire dai 14 anni, quando nasce il primo, fino ai 37 quando nasce
il diciottesimo e ormai hanno perso quasi tutti i denti. Ha anche
osservato madri più nordiche con neonati allattati ogni 3 ore e
lasciati da soli nel lettino sereni e pasciuti. La madre opportunista
pensa che forse non è fatta per essere schiavizzata dai figli e che
il metodo svizzero delle due ore tra una poppata e l'altra è buono.
La madre opportunista però invece a volte pensa che non ha voglia di
passare un'ora a distrarre il suo bambino e cantare e ballare
affinchè non pianga in attesa che passino le due ore e allora estrae
una tetta al grido di “metodo Guatemala!”. La madre opportunista
si tiene il neonato nel lettone quando le fa piacere e le fa comodo e
poi lo mette nel lettino quando ha voglia di fare l'amore col suo
compagno e quando pensa che sia arrivato il momento di non allattare
più la notte.
La madre opportunista non teme di creare danni
irreparabile nel suo bambino?
No, perchè la madre opportunista è
anche paracula e pensa che suo figlio l'abbia scelta così come è
proprio perchè lei è così come è e se suo figlio si è scelto una
madre come lei, perchè lei dovrebbe essere diversa da come è?
La madre opportunista ha capito che se
quando fa una cosa- che sia mettere il bambino nel lettino o togliere
la poppata notturna- col dubbio di stare facendo la cosa sbagliata,
il figlio le dimostrerà che sta facendo la cosa sbagliata, mentre se
la farà convinta di fare la cosa giusta – fosse anche solo
motivata dalla miserabile argomentazione “perchè io preferisco
così”- il piccolo si adeguerà sereno.
E se a volte la madre opportunista
sbaglia, beh, avrà tante altre opportunità per fare giusto!
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1 commento:
come dice il saggio tuo fratello: "prima o poi le procedure riguardo la salute ( ma si può estendere anche alla pedagopediatria) ti daranno ragione: basta aspettare di incrociare la moda che in quel momento combacia col tuo modo di agire"
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