Ci sono momenti di crisi esistenziale in cui si mette tutto in dubbio, ma proprio tutto.
In quei casi un bambino di tre anni può fornire oracoli illuminanti
- No, oggi niente asilo perchè è domenica
e non si va a lavorare nè a scuola
e non si va a lavorare nè a scuola
- Perchè il settimo giorno si riposò
- Chi si riposò?
- Dio
- Chi è Dio?
- Secondo la tradizione ebraica e cristiana
da cui è tratta la citazione
“il settimo giorno si riposò”,
Dio è il creatore del cielo e della terra
e di tutte le cose visibili e invisibili
- No, Dio ha creato solo il Sole
- Ah, tu quindi sostieni con Eraclito
che l'archè primigenio sia il fuoco?
- La notte non l'ha creata
- Quindi affermi che la notte non è alto che la mancanza di luce, come direbbe Newton?
- Tra la notte e il sole cambia
- Che cosa cambia?
- Cambia la strada
- In che senso cambia la strada?
- Cambia la strada per arrivare
- Ah, beh, quella cambia sempre,
del resto tutto cambia, o no, Martin?
del resto tutto cambia, o no, Martin?
che cosa non cambia?
- Quello che è rotto non cambia,
quello che è sbagliato non cambia
quello che è sbagliato non cambia
- Ma quello che è rotto si può aggiustare,
e a volte anche quello che è sbagliato si può aggiustare,
quindi che cosa c'è che non cambia?
- Quello che è rotto e non si può aggiustare non cambia.
- Ah, beh, sì, forse hai ragione, figlio mio...
5 minuti dopo
- Accipicchia!
- Che cosa c'è mamma?
- Si è rotto questo coso (la cerniera della gonna)
- Che cosa si è rotto, mamma, il paradiso?
- Il paradiso? Sì, a volte anche il paradiso si può rompere, credo.
- Quale paradiso?
- Giusto, figlio mio, quale paradiso? Ce ne sono tanti di paradisi,
hai ragione tu, forse ognuno ha il suo
hai ragione tu, forse ognuno ha il suo
e ognuno dovrebbe stare attento a non rompere il proprio
e nemmeno quello altrui.
e nemmeno quello altrui.
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