segue da...
Quando c’era la mietitura tutti si occupavano dei campi di tutti, a turno. Anche i bambini, appena tornati da scuola, si davano da fare. “Era una vita dura! - ci racconta uno dei gemelli che vive in pianura ma viene tutti i giorni a Sagliano, le tasche piene di caramelle per i nostri bambini - Poi tutti dicono che oggi c’è la crisi... Ma che crisi? La crisi c’era allora!”
I maschi dei Buschi e l'acquedotto |
Lo spirito cooperativo contadino che io trovo tanto bello ed educativo è vivo ancora: quando per esempio si rompe l’acquedotto dei Buschi, tutti si rimboccano le maniche per aggiustarlo. I Buschi, dove noi abitiamo, sono costituiti da una manciata di case contadine alla periferia di Sagliano, lì la strada asfaltata finisce e si perde, per l’appunto, nei boschi che proseguono selvaggi per una vasta area.
Qui e al Casgnon (ossia il “Castagnone” - che sono poi altre sei case attaccate ai Buschi) abitano tutti i nostri migliori amici saglianesi:
la signora Vittorina porta i bambini a prendere le uova, li lascia prendere in mano i pulcini e li invita a riempire i camion giocattolo con le pietre del suo cortile, il signor Angelo che cerca sempre di regalarci il suo chihuauha obeso e poi i nonni Pietro e Teresa che hanno i conigli, Luciano che ha le mucche, la bisnonna Iosi e la sua miniera di caramelle, la Rosetta con i biscotti e soprattutto il Maurizio con i suoi bellissimi trattori (la prima parola che Martin ha imparato a dire è stata T-TT!, codice fiscale di “trattore”).
la signora Vittorina porta i bambini a prendere le uova, li lascia prendere in mano i pulcini e li invita a riempire i camion giocattolo con le pietre del suo cortile, il signor Angelo che cerca sempre di regalarci il suo chihuauha obeso e poi i nonni Pietro e Teresa che hanno i conigli, Luciano che ha le mucche, la bisnonna Iosi e la sua miniera di caramelle, la Rosetta con i biscotti e soprattutto il Maurizio con i suoi bellissimi trattori (la prima parola che Martin ha imparato a dire è stata T-TT!, codice fiscale di “trattore”).
Ogni volta che si sente rombare un motore davanti a casa nostra, ognuno distrattamente allunga l’orecchio e indovina di chi si tratta. Se è un motocoltivatore o è del Fabrizio o del Maurizio oppure di Luca, se è un trattore sarà il Maurizio o il Luciano, se è una panda sarà il signor Angelo che scende a motore spento fino alla stalla del cavallo alla curva più sotto (che però viene portato “in campagna” d’estate, 200 metri fuori dal paese), se è una grossa auto è quella del dottore che tutti stimano molto perchè è sempre disponibile e pare faccia i miracoli, se è una moto o un motorino potrebbe essere un pretendente delle sorelle che vivono alla penultima casa.... insomma, che tu lo voglia o meno sei sempre informato di ciò che fanno i tuoi vicini e questo, che in una grande città è considerata una cosa spregevole a asfissiante, è uno dei modi in cui ci prende cura gli uni degli altri, per cui si sa sempre chi è andato nei campi, chi è in ospedale, chi è via qualche giorno e se è passato qualcuno a cercarlo. Diciamo che non si aspetta di sentire l’odore del cadavere prima di preoccuparsi per il proprio vicino un po’ troppo silenzioso.
Non potrei giurare che stiamo simpatici a tutti i saglianesi, ma se anche così non fosse, devo dire che in questi 7 anni non abbiamo mai avuto nessun conflitto, problema o scambio sgradevole con nessun abitante, cosicchè noi continuiamo ad attraversare il paese sventolando la mano e fermandoci a chiacchierare con chi incontriamo, anche se è la terza volta che ci si incrocia e si è entrambi in auto, con un’altra macchina in coda dietro.
segue con ...
Bucolicittà (3) parcheggi e vandalismo a Sagliano
segue con ...
Bucolicittà (3) parcheggi e vandalismo a Sagliano
Nessun commento:
Posta un commento